Articolo a cura di | Alessandro Pesce
“Mentre esplode una pandemia internazionale, una coppia cerca di ritrovarsi per mettersi quanto più al sicuro. Ma non sarà affatto semplice. Le strade, infatti, sono popolate dai contagiati che, anziché isolarsi, si lasciano andare ad una folle spirale di violenza e depravazione, commettendo atti di estrema crudeltà. Torture e uccisioni rappresentano il declino della civiltà conosciuta. Per i due sfortunati protagonisti, giungere alla salvezza sarà un’impresa quanto mai proibitiva.”
La rappresentazione della contaminazione, sotto ogni aspetto di veduta, sono l’emblema di questo atipico Zombie Movie Taiwanese che strizza l’occhio all’ideologia Romeriana. The Sadness, titolo finalmente disponibile nel Nostro territorio grazie a Midnight Factory, rinchiude al proprio interno una serie determinante di fattori comuni allo spirito di autorialità volta ad un pubblico capace di apprenderne ogni sfaccettatura : la perfetta collocazione temporale, le velate similitudini sul contesto pandemico, lo spirito bizzarro tipico del cinema orientale, gli aspetti di denuncia della comunità femminile verso le (purtroppo) ancora diffuse molestie sessuali, la capacità di saper gestire le strutture di girato sia in esterno che in interno grazie alla tipica architettura e la sempre presente componente “Action” sono solo alcune delle carte vincenti di questo prodotto. Il regista si affida sapientemente a tutte queste caratteristiche riuscendo a mescolarle sotto una chirurgica scelta dei tempi di girato; offrendo non solo uno spettacolo visivo sul versante Horrorifico, ma anche sulla drammaticità degli eventi, rendendo la pellicola un’anima dai diversi corpi. Il preoccupante e profetico declino della società passa anche attraverso queste rappresentazioni del Chaos, approfondendo tutti i pirotecnici passaggi verso una scalata all’inferno senza via di ritorno. The Sadness è lo specchio della rovina dettata dall’uomo che, come tradizione si rispetti, organizza ogni passaggio sotto un focus ben delineato : La Minaccia Annunciata, Il Menefreghismo, L’Esplosione degli avvenimenti, L’incapacità del saper reagire, concludendo con La totale ed incontrollabile striscia di inquietanti scene di isteria di massa. Che tutti questi tasselli siano mascherati da Zombie Movie è solo uno dei tanti punti di forza dell’opera; un film capace di saper arrivare dritto al punto senza troppi giri di parole, ma che riesce a scuotere le menti anche del pubblico meno navigato e che, grazie ad un uso interamente artigianale, sull’aspetto MakeUp, dona un sapore quasi retrò alla contestualizzazione contemporanea. La frenesia del cinema Orientale viene, ovviamente, messa in luce sotto la tipica struttura di azioni grottesche abusate sul cinema degli anni 70, attraverso atteggiamenti quasi riconducibili alle pellicole Kung-Fu, proiettando la versatilità dei generi sotto una sostanza che, per quanto decontestualizzata, riesce ad inserirsi senza eccessive manipolazioni di controllo della propria origine : The Sadness appartiene ad un tipo di cultura che non nasconde le proprie origini, anzi, analizza tutte le epoche facendone un grosso impasto e creando una fisionomia decisamente stabile sotto la classificazione del multigenere. Sesso, Sangue e Violenza vengono esportati senza fatica sulla territorialità di una sorta di eccentrica Love Story che, anche in questo caso, segue tutti gli schemi dell’annunciata “tragedia annunciata”, sfiorando genere dopo genere la caduta dell’impero sentimentale.
Un Horror decisamente sopra le righe che spesso si prende troppo sul serio e, forse, anche per questo capace di generare stati di adrenalina davvero efficaci.