LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

Game Of Death : Lo Splatter che Strizza L’occhio al Mainstream [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

“Sette amici decidono di giocare a un vecchio gioco da tavolo. Tuttavia, senza rendersene conto, innescano un meccanismo mortale in cui sono costretti a uccidere degli estranei per salvare le loro teste.”

Quando la definizione di “Bizzarro” assume connotati originali e completamente inaspettati, ecco salire in cattedra un prodotto dalla difficile etichetta, capace di spiazzare completamente il giudizio in corso di visione. Game Of Death, film del 2017 di Sebastien Landry & Laurence Morais-Lagace arrivato pochi giorni fa in formato fisico grazie a Midnight Factory, ha la forte capacità di correre sul binario della follia in modo tanto estremo quanto fedele alle mode del momento attraverso un linguaggio simile agli escape room : il gioco si trasforma in pericolo per poi esplodere in carneficina. Ogni elemento risulta sulla propria base di partenza, sfuggendo però dalla massa sia per messa in scena che curiosa scelta narrativa, dove la goliardia crea addirittura qualche sorriso amaro dietro un “no sense” gettato nella mischia per confondere le idee. I Registi, dalla loro parte, han tutt’altro che le idee confuse, anzi; la pellicola viaggia dentro una frequenza per la prima metà altalenante, accelerando in modo improvviso senza più fermarsi, creando “l’Escape Jumanji Game” un vero e proprio viaggio dentro lo Slasher a forti tinte Splatter, si perchè la quintalata di sangue ed effetti di Make Up old school scorrono sullo schermo con una rabbia davvero incredibile, dando al pubblico una scossa di adrenalina completamente angosciante. Sam Earle, Victoria Diamond, Emelia Hellman, Catherine Saindon, Erniel Baez Duenas, Nick Serino e Thomas Vallieres interpretano bene i rispettivi ruoli e gestiscono al meglio gli spazi di manovra delle vicende che, man a mano, si verranno a creare durante il gioco al massacro. Se dalle prime battute tutto sembra assolutamente insensato, il cast riesce a far entrare il pubblico dentro il meccanismo di sceneggiatura, facendo dimenticare logiche e realtà concrete : Game Of Death ha lo scopo di intrattenere, riuscendoci alla stra grande e reagendo con ampie grida al mercato autoriale che spesso si cerca di inseguire. Il ritorno al passato lo si percepisce fin dalle grafiche di presentazione poste ad inizio pellicola, dando un contesto preciso sul settore tecnico : Font e Grafiche in 8bit si mescolano con il già citato uso di make up artigianali, dove la computer grafica non ha senso di permanenza e dove l’arte del disegno (su surreali ma romantiche note dei Les BB) echeggia come una scheggia impazzita verso la fine dell’opera. Questa grande maschera di estetismo carnevalesco catalizza e infonde grandissima personalità al film, dedicandolo non solo ad un pubblico di nuova generazione, ma anche a quel tipo di spettatore cresciuto negli anni 80 e dall’eterna nostalgia verso quelle patinature scolorite e ingiallite nel corso del tempo. Attenzione però, perchè questo particolare aspetto è completamente differente dal “Reprise” in grande voga negli ultimi anni : qua gli anni 80 sono un sincero tributo; un ritorno alle origini underground quasi accademico (nel senso migliore del termine) che, con gran voglia di spaccare il mondo, eccedono in virtuosismi avvolte anche troppo sopra le righe ma facilmente perdonabili grazie al grande valore affettivo ed emozionale.

Game Of Death riuscirà a conquistare la fiducia di tantissime fasce di pubblico. Un film completamente inaspettato e godibilissimo insieme ad un gruppo di amici.

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Lingue: Italiano, Inglese
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