LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

Superdeep : Lo Sci-Fi che Macchia l’Horror di Introspezione [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

“Il pozzo superprofondo di Kola è uno dei luoghi top secret della Russia. Nel 1984, suoni inspiegabili ed urla in simultanea di molte voci furono registrati ad una profondità di oltre 12 chilometri. Sulla scia di questi eventi, il sito è stato chiuso. Un piccolo gruppo di ricercatori scende sotto la superficie per scoprire quale segreto nasconda il pozzo più profondo del mondo. Ciò che scoprono si rivelerà essere la più grande minaccia nella storia.”

Dalla regia di Arseny Syuhin arriva l’Horror dalle fortissime contaminazioni Sci-Fi. Superdeep è la chiara rappresentazione della fusione di generi in un unico corpo assemblato da macerie umane sciolte nell’acido. Tutto l’animo quasi Lovecraftiano sporge il proprio tentacolare braccio fuori da una macchina studiata perfettamente per tenere lo spettatore incollato alla poltrona. L’iniziale andatura scandita in modo non troppo ritmato trova una giustificazione al servizio di una trama semplice, ordinata ed elegante, offrendo non solo un passo spedito nelle battute finali, ma anche (e specialmente) ad un gusto visivo di rara bellezza. Se da una parte troviamo una tematica vista e rivista, dall’altra riusciamo a godere del fascino quasi retrò, grazie al forte utilizzo di FX Make Up ormai lasciati in secondo piano nel cinema contemporaneo. SuperDeep riesce a differenziarsi dalla massa attraverso un percorso pensato e voluto esattamente così: con il tipico taglio di film autoriale ma innamorato dei Monsters Movies di vecchia generazione. Ridley Scott ha sicuramente avuto un grandissimo impatto nella mente del regista Russo classe 1982, come una sorta di faro che ha illuminato la creazione di quest’Opera. Le cupe atmosfere slegano il concetto militaresco sotto una consapevolezza di pericolo per (e verso) i protagonisti del racconto : ogni secondo che guadagna il film ci si avvicina dentro lo stomaco del male, un luogo dove la luce non ha vita. Gli stacchi di carema e il montaggio prestano il proprio operato dentro un altissima pulizia di immagine e qualità di gestione, facendo precipitare lo spettatore nelle affascinanti sequenze dal puro marchio di Providence. I ritmi iniziano a sollevarsi dalla seconda metà di girato, non lasciando il pedale dell’acceleratore fino ai titoli di coda, dimostrandosi ampiamente capace di contenere gli aspetti più animaleschi del classico “infected movie” con una semplicità ed un andatura davvero impressionanti. Superdeep disegna su pellicola quanto la letteratura inglese si leghi al grande cinema Hollywoodiano fantascientifico, senza strafare in esagerazioni anche giustificabili; ponendo l’intera concentrazione di visione su un aspetto spesso associato ai B-Movie in cui la manovalanza gioca un ruolo necessariamente obbligato. Nonostante un Budget non del tutto inesistente si è preferito mantenere il sapore primordiale del lavoro “sporco”, creando veri e propri capolavori di carne in decomposizione come Cronemberg e Barker han insegnato ad intere generazioni : tutti i corpi sciolti nelle proprie carni sembrano usciti dalla peggior punizione di concezione infernale, dando un senso di disgusto anche allo stomaco più preparato. L’aspetto quasi Survivor Horror di Superdeep ha come incredibile forza una non del tutto lontana creazione di realtà plausibile, dando anche un senso quasi sociale ad un qualcosa concepito come “fantascientifico”; questo tassello potrebbe sembrare quasi un ciclo naturale alla trama del film e non sempre questi si concretizza alla materia :
Arseny Syuhin riesce nell’impresa di far sembrare tutto estremamente semplice, non dando per scontato moltissimi dettagli che, in corso di narrazione risultano estremamente fondamentali. Le luci sempre al limite del possibile vengono neutralizzate da una sezione musicale elettronica davvero imponente, versando sale nelle ferite aperte dei malcapitati protagonisti in cui spicca una rigida, severa e concentrata Milena Radulovic. L’attrice nativa di Belgrado si dimostra estremamente focalizzata nel ruolo da protagonista, dimostrando una maturità granitica nonostante la giovanissima età. Ogni grammo di funzionalità del lavoro viene espresso dentro microscopiche sequenze, dove le varie tecniche di girato si mischiano in una complessa struttura che oscilla dalle tipiche carrellate e piani sequenza prolungati fino all’ intensificarsi verso una soggettiva del tutto inaspettata. La sezione Horror è ovviamente massiccia e non lascia tanto spazio alla costruzione (già naturale di suo) delle figure secondarie : tutta la struttura ha come obbiettivo quello di scendere dentro l’abisso con grande consapevolezza di un non ritorno.

Un film che accarezza vari strati di Generi e che non deluderà quella fetta di Fans legati al mondo delle creature inumane.

Disponibile in Formato Dvd & Blu Ray su Fan Factory, Superdeep si presenta con il classico Packaging ormai marchio di fabbrica di casa Midnight Factory.

Trailer

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