LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

The Third Day : La Maschera dei Giorni Contati

Recensione a cura di  |  Alessandro Pesce

Quando le onde scandite dalla follia del chaos incontrano un destino segnato….ecco arrivare un bagliore di morte attraverso le cellule umane. Non nuovo alle pagine di Horror Italy,ecco il ritorno alla regia di Francesco Longo.

Il Cortometraggio in questione si può collocare tra i contenuti politici meglio mascherati da opera di genere degli ultimi recenti anni. Un grido sociale come quello del Virus è,si abusato,ma spesso (per fortuna non in questo specifico caso) mal gestito.La troppa fantascienza sull’argomento distrae l’attenzione dalla reale motivazione di causa. The Third Day invece crea in pochissimi minuti un intreccio concreto che sfocia nel classicismo Romeriano con una precisione chirurgica : dritto al punto con pochi contenuti visivi.

Il minimale e riassuntivo contesto di girato assume una forma quasi intima e specifica con brevi passaggi dentro una doppia storia.

Le vicende si muovono intorno alla figura di un giovane ragazzo che,disturbato da strani sintomi,scopre attraverso un passaggio tv,l’espandersi di un virus letale che sta decimando la popolazione. 

L’interpretazione attoriale del protagonista risulta perfetta ai vari step che il virus produce nel corso dei giorni…fino ad una inaspettata conclusione.

Questo corto,come abbiamo scritto poc’anzi,fa riflettere e un occhio attento potrebbe scorgere le manovre complottiste che nel corso degli ultimi anni danno per fondata la realtà della diffusione di virus nel nostro sistema quotidiano,intervenendo però con una strizzata d’occhio alla radice dell’Horror D’autore.

The Third Day sembra un introduzione ad una serie di eventi che,dal finale in avanti, svilupperà una storia nella storia. Il passaggio netto della chiusura lascia con tanti,giusti,punti interrogativi; lasciando lo spettatore con quella sensazione di fastidio che opprime la mente.

Il girato è ben distribuito tanto nelle immagini quanto nel perfetto utilizzo del sonoro;esponendo così una cura nel dettaglio nelle situazioni in corso d’azione.

L’introduzione ,quasi espressionista, ricorda un incubo malato provocato da un allucinazione perversa “Marilyn Manson Style”;dando al breve racconto un imput personale molto caratteristico.

La breve durata e l’utilizzo della lingua inglese (sottotitolata in Italiano) danno,in conclusuone nel rispettivo ordine,una piacevole e universale visione a qualsiasi tipo di pubblico e un taglio internazionale necessario alla distribuzione globale;proprio  come un virus.

Probabilmente l’opera è di gran lunga una tavola dove poter dipingere un analisi scolastica,adatta alla discussione nei banchi d’istruzione. Il mondo in cui viviamo è in mano a forze potenti che ci inducono a determinati stati di salute: The Third Day forse è anche questo; una maschera dove il pensiero si focalizza su una facciata,ma che dall’altra parte offre la possibilità di guardare oltre il buio della realtà ancora da confermare.

“Una sintesi prostetica con farfalla Sigillata con punti vergini”

Teaser Trailer :

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