Articolo a cura di | Alessandro Pesce
“L’ex mercenario Michael Walker e la sua ragazza incinta Claudia vengono brutalmente attaccati. Ora con Claudia e il nascituro morti, Walker torna al suo addestramento militare per dare la caccia e servire la sua giustizia di strada.”
Darren Ward chiude la Trilogia della “Furia” con spietata violenza in questo Terzo Atto. Un lavoro che si impegna a mantenere viva l’adrenalina, restando fedele alla incessante pioggia di sangue. Michael Walker torna protagonista come un Angelo della Morte, pronto a vendicare il brutale assassinio della propria amata in dolce attesa. Beyond Fury mette la parola “FINE” ad un suddiviso arco narrativo partito con Sudden Fury (Recensione al seguente LINK) e seguito da A Day Of Violence (Recensione al seguente LINK) , attraverso un eterno giro di anime dannate destinate a subire il più atroce dei mali. In questo preciso Atto l’anima di Mike è macchiata di un senso di colpa tanto grande da non provare nessun sentimento se non quello della cruda vendetta, in un vero e proprio gioco al massacro senza esclusione di “corpi”. Nick Roberts torna nel ruolo da duro Killer dei Killer, affrontando chiunque senza la minima paura e, anzi, risultando ancora più cruento che mai. Anche in questa occasione (come il precedente A Day Of Violence) il regista non si limita ad offrire uno spettacolo Splatter, ma articola una trama basata sui dialoghi ed inquadrature ricercate, dando fortissima personalità all’Opera. I movimenti di macchina ed alcune carrellate offrono piani sequenza volti allo scopo di differenziarsi dalla massa e raccontare la vicenda attraverso il Thriller di stampo poliziesco. Inseguimenti, Intrighi e manovre di estorsione sono la solidissima base sulla quale il Film gioca con la mente dello spettatore. Questi particolari aspetti riescono ad infondere, a questo terzo capitolo, il punto più alto della trilogia in una perfetta resa dei conti che catalizza perfettamente gli aspetti narrativi in rapida sequenza sullo schermo durante la visione. Darrwen Ward dimostra ancora più maturità del passato nel gestire la sceneggiatura, portando addirittura un grandissimo gusto nella gestione dei colori e delle luci. Beyond Fury risulta al passo con i tempi nonostante la ricerca nel voler rimanere fedele alle proprie radici, ma accavalla le gambe ad una sterile CGI per alcune scene di sparatorie. Questo dettaglio è probabilmente una strizzata d’occhio al cinema contemporaneo, con una sorta di velato sarcasmo che quasi fa sorridere per come viene contestualizzato. Il protagonista del racconto scala una piramide di omicidi, uno dietro l’altro, fino ad arrivare al punto più alto; Luogo dove, ad attenderlo, troviamo il sadico Ivan Lenzivitch (interpretato dal nostrano Giovanni Lombardo Radice ). L’attore Romano risulta praticamente perfetto per il proprio ruolo, ruggendo ad ogni Frame con una rabbia senza precedenti. L’epico scontro viene anticipato da lentissimi movimenti come la migliore delle partite a scacchi, regalando allo spettatore una sequenza di alto cinema Suspense.
Sicuramente una pellicola non anemica ma capace di lasciare lo Splatter là solo dove necessario. Un film sicuramente più “pensato” dei precedenti capace di intrattenere il pubblico per la propria solida costruzione narrativa. Beyond Fury è pura rabbia che non cessa di riflettere sul profondo sentimentalismo gestito a “modo proprio”.
Distribuito sul Nostro territorio da DigitMovies e dalla sua sporca collana “Spasmo Bunny” il film si presenta con una sezione Extra sempre interessante. Così come i precedenti capitoli, infatti, troviamo il consueto “Dietro le Quinte” con l’aggiunta di uno splendido “Recap della Trilogia” raccontata direttamente dal Regista Darren Ward.
STAB HORROR ITALY