LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

Il Mostro Della Cripta : Il Custode delle 7 Chiavi del Cinema Italiano [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

“È il 1988 e il giovane Giò (Tobia De Angelis), nerd poco più che adolescente, sfogliando l’ultimo numero del suo fumetto preferito, “Squadra 666 – Il Mostro Della Cripta”, scritto e disegnato da uno dei suoi idoli, Diego Busirivici (Lillo Petrolo), si accorge di alcune analogie tra la storia raccontata in quelle pagine e gli atroci avvenimenti che stanno seminando morte e terrore nel paesino in cui vive. Un inquietante mistero condurrà Giò e il suo strampalato gruppo di amici in un’avventura fuori dal comune”.

I Flussi mentali e visionari di Daniele Misischia & Manetti Bros incrociano il proprio cammino in un film che profuma di Anni 80 in ogni forma e sostanza. Il Mostro Della Cripta cita, non solo UN periodo, ma la cultura e le abitudini, portandole visivamente ai giorni nostri con una semplicità ipnotica e gonfia di piacere. Il culto dei Blue Oyster Cult incontrano il Muro di Jericho mentre Susan viene disperatamente cercata in una metafora sempre allineata al solo scopo di regalare allo spettatore una dose piacevole di ricordi ormai passati agli archivi. Il cinema Italiano “Di Genere” ha di nuovo alcuni punti fermi, registi che ovunque si muovano infondono una garanzia quasi spietata; opere che, non solo confermano, ma portano avanti con gran capacità ogni figlio digitale. Il Film si muove, fin dalle battute iniziali, con un ritmo indiavolato non fermandosi praticamente mai, giungendo ai titoli di coda con ancora voglia di dire qualcosa. L’emozione riportata da questo lavoro è, infatti, una continua fame di visione : non ci si stanca neanche per una frazione di secondo tanto è il piacere di assistere a tale Opera. Misischia & Manetti Bros citano il citabile attraverso Musiche, Poster, T-Shirt, Acconciature e ovviamente i Cult Movie che han segnato una Generazione e lo fan non scimmiottando neanche una virgola. L’esposizione e la gestione dei tempi; così come le Location; sono manovrate con una Chirurgia diabolica, regalando anche momenti di sarcasmo, attraverso scambi di battute intelligenti che faran sorridere anche lo spettatore più scettico. Si perchè, nel corso degli anni, lo scetticismo è un qualcosa che ha abbracciato il pubblico Nostrano, non dando neanche possibilità ad alcuni giovani talenti di emergere. Quando questa condizione viene portata ad una reazione concreta, ecco spuntare IL Daniele Misischia di turno (e ovviamente altri) che spazza via ogni perplessità con quest’opera che supera il precedente “The End”, dando al cinema un bagliore di luce tanto forte da accecare anche l’animo più catastrofista. Quando la Commedia incontra l’Horror e quando questi incontrano lo Sci-Fi, le carte vengono scoperte su di un tavolo cinematografico che merita di essere ASSOLUTAMENTE preso seriamente in considerazione. Ottima la gestione degli effetti Make Up, affidati al Maestro Sergio Stivaletti (La creatura risulta dannatamente bizzarra e rievocherà non pochi ricordi al pubblico più attento), portando al film un altra figura importante nella propria “Squadra 666” . La bandiera Tricolore sventola come l’immaginario Soldato di Cavalleria degli Iron Maiden nella loro “The Trooper” e le cavalcate dei Nostri attori danno il tempo ad una narrazione sempre fresca : Tobia De Angelis, Lillo Petrolo, Amanda Campana, Nicola Branchini, Chiara Caselli, Giovanni Calcagno, Eleonora Deluca, Alice Bortolani, Gianluca Zaccaria, Riccardo Livermore sono il motore di un aereo le cui ali echeggiano nei cieli di un Italia in grande rinascita. I giovani ragazzi risultano a proprio agio nei rispettivi ruoli assegnati, offrendo una recitazione spontanea nonostante un epoca a loro (tranne Lillo) distante. Il Mostro Della Cripta è però, paradossalmente, un qualcosa che non appartiene al solo pubblico nostalgico, ma a tutti; un film che ha la stesura di un qualcosa che non morirà mai, perfettamente capace di toccare la mano di ogni gusto e preferenza cinematografica. La barriera del già citato scetticismo ha un martello pneumatico a disposizione del pubblico. Don’t Fear The Reaper citava, in un altro grande classico, la Band che accompagna gran parte di questo film; si potrebbe riassumere così l’opera. Un messaggio subliminale che, forse, in fondo, dovrebbe far riflettere più di quanto si pensi.

Quando il Club dei Perdenti diventa la Squadra 666 la pista dell’adrenalina è servita in un piatto davvero gustoso, adatto ad ogni bocca.

La pellicola è ORA disponibile in DVD da CG Entertainment al seguente LINK.

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