LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

Clara : La Villa Spietata che Lacrima Rancore [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

“Helen Ludovisi, una ragazza inglese di origini italiane, laureata in arte riceve in eredità un’antica villa. Questa si trova in Italia, precisamente nella pianura bolognese. Conosciuta dai locali come Palazzo Malvasia o più comunemente come “Villa Clara”. La giovane decide così di partire, per andare in Italia con il suo ragazzo Jacob e tre membri della sovrintendenza ai beni culturali dello Regno Unito. Questi incontreranno una delegazione della sovrintendenza dei beni culturali di Bologna, per pianificare il restauro della villa, la quale sembra avvolta da un alone di mistero: nell’Ottocento, Clara, la piccola della famiglia Ludovisi a causa dei suoi poteri di chiaroveggenza, fu uccisa e murata all’interno del palazzo dal padre, il quale credeva che tali facoltà fossero opera del demonio. Si dice che ancora oggi, violenza e brutalità echeggino in quei luoghi e che lo spirito di Clara continui a vagare tra le mura della dimora. Tale storia non fermerà Helen e la troupe da un sopralluogo mirato al restauro. Uno di loro scomparirà in circostanze misteriose e questo farà si che Helen, Jacob e il resto della troupe si recheranno all’imbrunire in quell’oscuro luogo, per cercare l’amico. E solo dopo essere rimasti stranamente bloccati all’interno della villa, che si troveranno a fronteggiare le forze oscure che la dimora nasconde. “

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Opera Prima del regista Francesco Longo, un prodotto che strizza l’occhio ad una moltitudine di sottogeneri del mondo dell’Orrore. Clara si rifà, ovviamente, ad una storia di reale entità organizzando le passioni del regista verso cult movie degli anni 80 e portandole con grande classe ai giorni Nostri. Una Ghost Story girata bene e capace di trasmettere quella claustrofobia necessaria alla narrazione. Le atmosfere sinistre e fredde sono un umido terreno dove la storia riesce a muoversi senza la minima fatica, dando allo spettatore una mano spettrale, indirizzandolo verso un sentiero colmo si, di paura, ma anche di profonda tristezza emotiva. Clara non è, infatti, solo un film di genere, ma anche un viaggio dentro una realtà crudele e spietata. Il racconto, recitato in lingua Inglese per fornire un “taglio” più internazionale è guidato da un reparto attoriale capace nel suo ruolo, non distaccandosi mai dalla storia e rimanendo sempre perfettamente nei propri personaggi. Ovviamente i più navigati nel settore del backstage sanno quanto questo aspetto non sia da sottovalutare ai termini di giudizio e altrettanto bene quanto sia difficile riuscire a trasmettere emozioni in una lingua che non è del tutto “madre”: Tutta la squadra riesce ad essere un unica grande forza e si stringono come un alchemico cerchio, riuscendo così a dare maggior spinta ad opera conclusa. Francesco Longo è abile nel gestire gli spazi ristretti ed inserire una costante foschia di persecuzione al film per tutta la sua durata. Non ci sono, infatti, tempi morti o zone d’ombra nel girato, garantendo una profondità esecutiva davvero efficace . La “gavetta” ovviamente è sulle spalle del giovane regista e la gran quantità di cortometraggi e antologie portate nel proprio armadio è lunga, ma questa opera prima era una sorta di sfida personale, una scalata in un tempio “Maya” superata senza non pochi sforzi MA con un risultato finale davvero ottimale. Il Cinema Underground si affida ad Opere che riescono a rendere qualcosa allo spettatore e Clara è uno di quei recenti lavori che riequilibrano l’andamento Cinematografico Nostrano. Una vittoria NON del singolo, ma di un intera fascia di appassionati, testimoni (come negli anni 70/80 nel periodo Thriller Italico) di una realtà tangibile e, possiam dirlo, OGGETTIVA : L’Italia sta riemergendo, dalle proprie fredde tombe, con una serie di lavori davvero notevoli. Al racconto si deve, per forza di cose, accostare un gran riconoscimento sul reparto musicale : Le Original Soundtrack di Paolo Castelluccia risultano sempre efficaci e precise, infondendo una malignità davvero inquietante. L’esperto compositore Bolognese porta il proprio bagaglio culturale/musicale (Spot Televisivi Nazionali e collaborazioni per emittenti RAI, Mediaset & Sky) dentro un ambientazione creata in parte ANCHE grazie al proprio superlativo operato. Clara si muove silenziosamente su di una scala cigolante in punta di piedi, senza roboanti autocelebrazioni e questa umiltà traspare come uno spirito; libero finalmente di andare verso la propria direzione e riposare comodamente in un manto d’erba morbido.

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STAB HORROR ITALY

-BUONO-
SECONDO IL NOSTRO “PARTICOLARE” METODO DI VALUTAZIONE IN HORROR STAB-

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