LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

I Misteri di Ichnos : La Strega di Belvì : I lugubri antichi segreti della Sardegna [RECENSIONE]

Recensione a cura di | Alessandro Pesce

 

“Si racconta che un tempo la nascita di sette figlie femmine fosse motivo di grande tristezza. L’ultima di esse, infatti, sarebbe inevitabilmente andata incontro a una maledizione antica, che un giorno l’avrebbe privata della gioia e della sua stessa umanità. La sua sventura avrebbe portato sconforto e preoccupazione tra i suoi concittadini, finché qualcuno non avesse salvato lei e posto fine al maleficio. Oggi sono pochi i nonni che raccontano questa leggenda e ancora meno coloro che ci credono. Eppure, anche se le famiglie numerose sono sempre più rare, la storia si ripete ancora, qualche volta.”

Ci sono leggende che nel corso del tempo rimangono ramificate in un territorio e, anzi, crescono di generazione in generazione, rendendo ancor più folto il lugubre albero del fascinoso mistero. La Sardegna, così come ogni città del Nostro paese, è ricca di storie e tradizioni Horrorifiche create per giustificare molte “malelingue” e forse anche per il semplice gusto del pettegolezzo che, bocca dopo bocca, si espande creando un vero e proprio mito. Cosa succede se questo mito, a distanza di oltre Cento anni, si palesa nuovamente?

A darci la risposta non sono dei comuni “uomini navigati”, ma un gruppo di giovanissimi ragazzini, pronti a immergersi nell’avventura e cercare di dare un qual senso allo strano caso avvenuto nel piccolo paese del Nuorese : Belvì.  La pellicola si muove in modo magistrale su ogni Frame e garantisce il giusto Pathos che svincola da il Fantasy fino al Soft Horror più delicato, non per questo meno efficace. Il regista Matteo Fadda si affida ad una squadra di “giovani detective del sovrannaturale” tutt’altro che incapace e timida davanti alla macchina da presa. Emanuele Cossu, Margherita Lampis, Alberto Peis, Viola Scuderi sono dei perfetti traghettatori di emozioni e nonostante l’età dimostrano una sicurezza degna dei migliori attori abituati a vivere con le telecamere puntate sul viso. Ogni azione corrisponde esattamente alla vita di ogni giovane ragazzo ancora con i propri problemi scolastici da vivere quotidianamente e naviga sotto quella luce quasi “Goonies” che rievoca, nei “non più giovani”, una nota quasi nostalgica. Ovviamente la componente Fantasy, citata precedentemente, viene subito catalizzata su alcune dinamiche di trama e a poco serve cercare una forma di realtà agli avvenimenti. Abituati ad ogni contesto Hollywoodiano ci sembra doveroso interrompere l’angolo di critica immotivata : ci si trova davanti ad una storia che sa esattamente cosa vuole raccontare e sa altrettanto perfettamente 1) Dove Vuole Arrivare , 2) A chi vuole arrivare, 3) (probabilmente la più importante) Sa come metterla in scena. Tutto il resto è solo cercare di sporcare di fango quanto di buono è stato messo su pellicola. Il merito della grandissima riuscita di questo lavoro è catalizzato da TUTTA la Crew al seguito della Jù Films. La Strega di Belvì è un autentico viaggio dentro i stretti  e pressanti cunicoli paesani fatti di pietra antica e di vecchie rughe tornate dal passato, pronte a rendere amare le nottate degli abitanti della zona. Il lato umoristico dei protagonisti è ampiamente godibile e mette lo spettatore dentro una culla avvolgente e piena di dolcezza, una dolcezza che viene stroncata (nel senso migliore del termine) dai gelidi e crudi piani sequenza che il regista mette in mostra. Su tutti, un piano sequenza di un inseguimento tra i ragazzini e la “Strega” che dura quasi 40 secondi. Ogni dinamica, ogni sottotrama e ogni aspetto del lavoro è confinato in questi lunghi, interminabili e affascinanti 40 secondi di campo stretto : La sapienza espressionistica e la Creatività di Matteo Fadda rendono perfetto ogni tempo esecutivo/narrativo.

Le ambientazioni e le perfette inquadrature tramite “Drone” raggiungono un livello qualitativo che sposta in modo TOTALMENTE netto “I Misteri di Ichnos” dall’amatorialità, collocandolo su un posato senso professionistico che merita decisamente un ampio bacino di pubblico/visualizzazioni. La pulizia dell’immagine riesce a fare da contrasto alla location logorata dal tempo, inserendola in una contemporaneità inedita, garantendo una sana dose di aria fresca alla pellicola e mettendo i giovani protagonisti dentro il faro portante dell’intero operato. La sceneggiatura e il soggetto di Giacomo Littera e Matteo Fadda potrebbe, ad un occhio meno esperto, far pensare a quella malsana associazione “Ragazzini=Mistero” dentro il catalogato francobollo di Netflix ed il suo Stranger Things. Tutto ciò per fortuna evitato con un ZigZag orizzontale dentro il PROPRIO territorio e tiene salde le radici del Folklore Sardo attraverso una forza d’immagine incantevole. La RED del sapiente Antonio Cauterucci opera a cuore aperto dentro una Sardegna tutta da scoprire e ricca di Macabre pagine da raccontare negli episodi a venire. Si, perchè “I Misteri di Ichnos : La strega di Belvì”  è solo la puntata pilota di una serie ancora in fase di realizzazione e in cerca di una distribuzione sul piccolo/medio schermo (ovviamente senza disdegnare, come è accaduto alle anteprime SOLD OUT all’ UCI CINEMA Di Cagliari, una diffusione nelle sale cinematografiche).

Insomma, Il cinema Italiano dimostra ANCORA UNA VOLTA la propria imponente presenza e forse questa Strega di Belvì serve in qualche modo a creare una sottile linea che, attraverso una immaginaria sottotrama, vede “il vecchio” dare una spinta motivazionale alle “nuove leve o frazioni di esse” tramite messaggi chiari e importanti : I mezzi e le strutture per raccontare qualcosa di interessante li abbiamo e li abbiamo in casa Nostra, senza dover per forza di cose andarle a cercare in altri stati.

Abbiamo volontariamente omesso tantissime parti di Trama e/o non ci siamo soffermati sull’efficacia dell’effettistica speciale e delle musiche, Volontariamente, perchè reputiamo assolutamente necessaria la visione del prodotto da parte del pubblico per identificare quanta bellezza, pazienza, minuziosa scelta dei tempi di linguaggio c’è dietro quella che a Nostro avviso è una delle realtà più interessanti di questo fine 2018. Il bellissimo finale aperto è il giusto premio di grandissima aspettativa per gli avvenimenti (speriamo rigogliosi, perchè meritati) futuri. Ultimo ma non certo per importanza è il fatto che Emanuele, Margherita, Viola e Alberto fossero alla loro prima esperienza di lavoro di gruppo. Chi vedrà la pellicola noterà quanto affiatamento si è creato tra loro, aggiungendo quel fascino romantico del vero valore di amicizia che dovrebbe far nascere qualche pensiero al nostro trasandato Pianeta.

“Quando il soffice fiato dell’orrore sfiora le guance della fantasia, la strega correrà sul lungo bastone del poetico romanticismo lugubre di avvincente misticismo.” -Horror Italy-

Trailer

 

Regia di
Matteo Fadda
Scritto da
Giacomo Littera Matteo Fadda
Sceneggiatura di
Giacomo Littera Matteo Fadda
Cast
Emanuele Cossu, Margherita Lampis, Alberto Peis, Viola Scuderi
Per Maggiori Informazioni:
I Misteri di Ichnos : La Strega di Belvì : Facebook Page
Jù Films : Facebook Page
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