Recensione a cura di | Alessandro Pesce
“Un assassino psicopatico incontra e si innamora, ricambiato, di una donna folle quanto lui e come lui dedita all’omicidio. I due instaurano un rapporto fatto di passione e di sangue.”
Ecco, spiegato così, questo lavoro di Gorman Bechard non rende neanche in minima percentuale la pazzia dietro una trama tanto semplice quanto bizzarra ed originale. La definizione FOLLE probabilmente rende maggiormente l’idea. Le due figure, protagoniste di questa opera, si muovono in perfetta simbiosi narrativa e, dal momento del loro primo incontro, si incrociano in continui bizzarri scambi di sequenze e ricorrenti battute di script. Una Comedy horror d’altri tempi che sicuramente ha fatto da nave scuola per tantissimi altri lavori futuri e che, grazie a interventi registici geniali, rende questo Psychos In Love una perla rara. L’assonanza a Lucio Fulci e quel Suo “Quando Alice ruppe lo specchio” è quasi immediata, sia come sapori, sia per quell’appartenenza di smisurato ego che echeggia sulla figura dei protagonisti. La riconduzione immobiliare dentro questo appartamento ottico/visivo potrebbe far storcere il naso ad alcuni, proprio per la sua grandissima particolarità di continui No Sense e uccisioni buttate al puro semplice caso e voglia di immettere sullo schermo sane e malsane forme di violenza gratuita. La normale spiegazione delle azioni ci viene fornita, inaspettatamente, dagli stessi attori durante il corso della pellicola con continue sequenze in Primo Piano e altrettante esilaranti dove la quarta parete viene rotta bruscamente, sterzando in maniera netta il prodotto. Psychos In Love è senza ombra di dubbio un film non accessibile a tutti e un certo bagaglio di cinema Settantiano è necessario , ovviamente di genere e naturalmente splatter/gore. Gorman Bechard ci porta dentro la psiche dell’ossessione e racconta a suo modo una romantica storia d’amore fatta di accavallamenti stilistici originali, oltre che di pregevole fattura sul reparto di effettistica. A differenza di altri lavori dell’epoca infatti, (si parla pur sempre del 1987) le basi del sangue sono equilibrate perfettamente e, grazie alle miscele compositive, rendono benissimo il calore della sostanza senza mai perderne il controllo. Così come le pesanti esagerazioni, poste al solo scopo di rendere effettive ed efficaci le battute di Joe (Carmine Capobianco) e Kate (Debi Thibeault), creando anche quella sorta di empatia con lo spettatore quasi inedita : ci si trova, infatti, a fare le parti per i due assassini e, per forza di cose, trovarli addirittura simpatici e romantici nella loro turbolenta discesa verso la pazzia più cruda e nuda. Il reparto musicale è in pieno stile dell’epoca, attraverso una disco music funkeggiante che rievoca (guardandolo con occhio moderno) tantissimi ricordi nostalgici verso un cinema di genere in caduta libera.
Finalmente, Psychos in Love, riesce ad avere la giusta collocazione che merita e, grazie al sodalizio tra Home Movies & Shockproof, possiamo riscoprire le radici del cinema indipendente “datato” dentro la collana Thunder Video (una delle tante che compongono diversi sottogeneri ben caratterizzati che scopriremo a breve in queste pagine), cercando, in modo pacato ma presente, di far entrare il giovane pubblico al contatto di un Cinema tutto da riscoprire e garantendo piccoli gioielli dimenticati ormai rari, se non addirittura impossibili, da reperire altrove.
Insomma, un prodotto da custodire con cura e pronto ad essere estratto, come una lama tagliente, per una gustosa serata con gli amici. Sconsigliate le bevande a base di Uva.
L’edizione DVD è presente anche in una confezione a tiratura ultra limitata, contenente una card autografata dallo stesso Gorman Bechard.
Trailer
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STAB HORROR ITALY