Recensione a cura di | Alessandro Pesce
Ogni ombra ha il proprio fascio di luce a tenerla in vita ed ogni maledizione ha il proprio ed orgoglioso bisogno di tornare a riempire le paure delle coscienze. Come il capitolo precedente, Domine 2 ; si presenta in un abito ben composto e ottimamente portato su un red carpet, si di clichè, ma di enorme effetto realizzativo. Reditus è un netto passo in avanti rispetto al lavoro passato e si comporta, in modo evolutivo, con fare esaustivo e capace di riprendere quel filo, rosso sangue, lasciato interrotto. La trama, infatti, è una continuity diretta e pone una coppia di ragazze addentrarsi nella casa, che qualche tempo prima ha visto la scomparsa di una giovane donna, scoprendo ben presto che quel posto maledetto ha tale definizione per una ragione ben precisa. L’anello del male è ancora li, vicino a quella rampa di scale e le nostre protagoniste incrocieran il suo sguardo, venendone sedotte in modo magnetico. Ad ogni azione, però, corrisponde una terribile conseguenza.
Il fattore che immediatamente salta all’occhio è la fredda luce che incornicia un atmosfera cupa e maligna, portando uno spirito narrativo a pari passo di un eventuale realtà fisica, facendo entrare lo spettatore dentro il cortometraggio in tutta la sua completezza. Grandissima sostanza e buonissime inquadrature sono la base solida sulla quale Reditus si appoggia, raccontando una storia priva, o quasi, di dialoghi ma capace di finalizzare il proprio intento, attraverso anche all’uso di Jumpscare posti nella giusta collocazione. I dettagli sono importantissimi e giocano sul filo citazionistico in modo quasi bizzarro facendo, in un particolare scena, anche apparire un piccolo sorriso nel suo perfido e “profondo” insidiamento. Alessia Battini & Giada Robin si muovono bene sul set, offrendo un ottima prova attoriale, specialmente quest’ultima (anche per minutaggio offerto). La celebre Cosplayer è, come giusto che sia, a proprio agio nel ruolo e non eccede mai in peccati espressivi e/o virtuosismi eccentrici : Fa il suo e lo fa bene. Quello che però fa grande questo piccolo cortometraggio è il reparto registico, capace di intrattenere lo spettatore ad ogni frame, realizzando un montaggio finale degno di tal nome. La pulizia dell’immagine ci porta dentro un marchio che quasi si discosta dal prodotto indipendente e/o autoprodotto : Domine 2 Reditus funziona per la sua professionalità e costanza nell’essere sempre con l’acceleratore premuto al massimo della forza. Così come la colonna sonora di David Juno: perfetta per ogni azione circostanziale, enfatizzando dinamiche ben precise e offrendo il giusto stato d’animo verso una narrazione lineare e ben calibrata. Un dettaglio sottovalutato dai più, ma decisamente importante per peso specifico. I Make Up (di Alice Morgillo) stessi sono la prova di queste ultime battute : precisi, basici e old school, come giusto che sia per un prodotto che punta all’ alta qualità di operato.
In sostanza, Domine 2 – Reditus è un prodotto in perfetta sintonia con l’horror moderno, non dimenticando però le radici del saper fare “cinema”, inserendo materiale utile per un attenta visione e di sicuro piacere visivo anche per i puristi del classico Horror Sovrannaturale. Enrico Fernandez e Dean Factory han decisamente concretizzato quel passo in avanti che evidenzia, con il punto esclamativo, una maturità e un attenzione al particolare che ai giorni attuali sembra finire sempre più nel dimenticatoio.
L’uomo nero è tornato e sembra non averne ancora abbastanza.
Domine – Reditus
Directed by Enrico Fernandez. https://www.instagram.com/enricoferna…
Story and screenplay : Daniele Salvato, Enrico Fernandez
Directors of photography : Emiliano Polese, Leonardo Silvestri.
Music by: David Juno
Storyboard Artist: Michael keyes
Sound mixer: Alberto Suardi
Assistants director: Veronica Riccomini, Sara Galeazzi
Backstage photographer: Letizia Ribecai
Starring :
Giada robin : https://www.instagram.com/giadarobin/
Alessia Battini : https://www.instagram.com/alebbj/
Production Company : Dean Factory
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