Recensione a cura di | Alessandro Pesce
David Allensworth & Moniere portano in scena il più classico degli Horror Movie di pura ispirazione Raiminiana, creando un ottimo prodotto Indy di pregevole fattura che non sfigurerebbe sul grande schermo. Una storia comune a tante altre pellicole, ma capace di intraprendere, nel corso di sviluppo, un cammino personale e proseguendo con alcune battute Thrilling degne di nota.
“La trama segue le vicende di un gruppo di ragazzi che, durante un Week-End all’insegna di Alchool e Droghe, incappano in un gioco demoniaco che metterà a rischio la propria vita. Belzebub si è risvegliato dal lungo sonno ed è pronto a placare la Sua eterna sete di sangue.”
Il cast, composto da giovani attori tra cui : Aurora Heimbach, Katie Rose Reynolds, Sandra Mae Frank, Jessie Jordan, Tony Spitz, Craig Fogel, Derek Long e Jordan T. Matthews, rende al pubblico quel sapore retrò che ricorda, in modo del tutto rispettoso, il grande Evil Dead. Ogni dinamica di narrazione è creata, in modo maniacale, in maniera tale da creare un senso di persecuzione e perenne incombenza maligna. I personaggi sono sviluppati gradualmente e ben presto riusciamo ad identificare quali protagonisti prenderan per mano l’intero pilastro della storia. La suggestiva location è un ottima cornice sulla quale muovere il lugubre andamento di sceneggiatura, tenendo alto il ritmo dall’inizio fino alla fine. Gli attori ci mettono del proprio e si trovano a proprio agio davanti alla macchina da presa, operando con un Trash Talking moderato ma insistente, creando una identificazione contemporanea che lo distacca dal classico clichè Horrorrifico d’altri tempi. Soul To Keep parte con il botto già dai titoli di testo, attraverso una carrellata di opere d’arte che raffigurano le varie epoche di vita del demone Belzebub, sempre presente ad ogni manifestazione del male terreno : dalla nascita dell’uomo, passando dalla preistoria fino alla santa inquisizione, arrivando alla morte di Abraham Lincoln, all’ascesa di Hitler, per concludere con la catastrofe di Hiroshima. Ogni avvenimento rappresentato, ci mostra l’incombente e sinistra presenza del demone, come se ogni male fosse contraddistinto da una unica pericolosissima entità.
L’aspetto tecnico è gestito da un basso budget, dando alla pellicola una patinatura morbida e calibrata perfettamente con i colori quasi claustrofobici e sporchi di un Peccato sempre presente. Ogni gioco registico ha un senso compiuto e offre diverse inquadrature che ci mostrano quella ricorrente “soggettiva demoniaca” che ci immerge sempre di più nel contesto di trama (l’uso del drone risulta sempre una mossa vincente per questo tipo di riprese). La figura del male invece ci viene rappresentata quasi come un “Jason Va all’inferno 2.0“, garantendo allo spettatore quel bellissimo tocco B-Movie che non sfigura nella maniera più assoluta. Le luci utilizzate sono però il vero gioiello dell’opera: sempre cristalline quando lo richiedono e ottimamente logorate nelle battute di “possessione”, così come i Make Up : elementari e di pregevole realizzazione visiva, elaborati con poco e forse, grazie a questo, molto efficaci.
Soul To Keep è sicuramente un lavoro ben strutturato nella sua semplicità, garantendo allo spettatore un’ora e mezza di divertimento Horrorifico, con pochissimi Jumpscare e focalizzato semplicemente al raccontare una buona storia realizzata con tantissima passione.
Trailer
Katie Rose Reynolds
Sandra Mae Frank
Jessie Jordan
Tony Spitz
Craig Fogel
Derek Long
Jordan T. Matthews
David Allensworth & Moniere made a classic horror movie in an inspired Raimi style, creating a great Indy product, perfect also for the big screen. A common story, similar to others, but with an interesting development and good thrilling lines.
“The movie is about a group of boys and girls who, during a weekend full of Alchool and drugs, starts to play a demoniac game that will risks their life. Belzebub is awake again and he’s ready to satisfy is desire of blood and violence”
The cast is young, formed by Aurora Heimbach, Katie Rose Reynolds, Sandra Mae Frank, Jessie Jordan, Tony Spitz, Craig Fogel, Derek Long and Jordan T. Matthews, and it’s adapt to create a retrò atmosphere that respectfully reminds the amazing Evil Dead. Every narration element is maniacally studied to create a state of endless persecution and danger. The characters are gradually developed to identify who will carry the story. The suggestive location is a perfect setting for this creepy movie, keeping the quality high for the whole film. The actors know how to stay in front of a camera, they’re incredibly natural, with a fair trash talking that make the situation more contemporary. From the opening credit the movie is immediately catching due to a tracking shot of Belzebub’s representations, always present in every part of human history: from the creation, through the Holy inquisition and Lincoln’s death, to Hitler and Hiroshima. Every tragic moment shows the same presence, as all the tragedies are caused by the same demoniac entity.
Despite a low budget, the technical aspect is amazingly managed. The colours are claustrophobic and dirty to represent the permanent sin on the scenes. Every directing game offers different shots to render a “demoniac subjective”, where the use of the drone is always a clever move. The image of the evil is represented almost like a “Jason goes to hell 2.0”, granting that beautiful B-Movie style. However, the lights are the real masterpiece of the opera: always clear when required and obscure during “possession” scenes. The make up either is excellent: elementary and visibly valuable, created with few, good elements.
Soul to Keep is a great product for sure, giving a 90 minutes of horrorific fun, with few jumpscares and focused to grant a good and interesting story, made with great passion.