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Ghostbusters – Minaccia Glaciale : Un nostalgico ritorno a New York [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Stefano Savona

“La famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.”

I disinfestatori più famosi del mondo sono tornati in una nuova avventura all’insegna del brivido e delle risate.Ghostbusters: Minaccia Glaciale, diretto da Gil Kenan, si presenta come sequel di Ghostbusters: Legacy del 2021 e come quarto capitolo ufficiale del franchise degli Acchiappafantasmi, riportando sul grande schermo i protagonisti originali (Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Annie Potts), affiancati da Carrie Coon e Paul Rudd, già presenti nel film precedente, e dai nuovi giovani eroi interpretati da McKenna Grace e Finn Wolfhard. Il cast è il punto di forza di quest’opera, affiatato ed ormai rodato dalla pellicola del 2021, ma allo stesso tempo rappresenta una sua debolezza, non riuscendo a dare il giusto spazio ai nuovi personaggi che sono e rimarranno macchie sulla cellulosa senza guadagnare spessore.

La forza della nostalgia e dei vecchi schemi narrativi

La pellicola punta molto sull’effetto nostalgia, omaggiando i due film originali con citazioni, gag e atmosfere familiari, forse anche troppo. Il film è riempito di citazioni dei predecessori degli anni ‘80 e dei cartoni animati, dei quali mantiene le atmosfere cupe e grottesche, Presenti soprattutto in “Extreme Ghostbusters” di cui conserva anche le nozioni di spettri e demoni. Il prodotto risulta quindi accattivante per i fan nostalgici e meno fruibile per i giovani che vedono invece una trama che riprende la formula classica. Una minaccia soprannaturale di proporzioni epiche grava su New York e gli Acchiappafantasmi, vecchi e nuovi, devono unire le forze per sconfiggerla, ma, per nostra fortuna, questa volta il cattivo non è un vecchio nemico dei disinfestatori, riesumato per ridare vita al franchise.
Un ruolo che i Ghostbusters hanno avuto negli anni è stato anche quello di introdurre con assoluta leggerezza temi sociali di difficile presa come la diversità e la famiglia. Nel secondo capitolo il gruppo salva un bambino dalla possessione di un essere malvagio e ne diventano a tutti gli effetti gli “zii adottivi”, creando un concetto bizzarro di famiglia allargata, che diventa un importante filo conduttore nella pellicola del 2021.
In questo capitolo la diversità e la famiglia hanno un ruolo chiave, aprendo intrecci narrativi interessanti, ma dallo sviluppo incompleto.
Tuttavia, la formula di questi nuovi film mischiati ai canoni degli anni 80 funziona? In parte sì: Il film è divertente, soprattutto quando i protagonisti interagiscono tra loro, e vanta alcune sequenze di azione spettacolari e ben coreografate. La regia di Gil Kenan è solida e il ritmo è incalzante.

Tuttavia, il film non brilla per originalità. I nuovi personaggi, pur simpatici, non hanno lo stesso spessore e carisma di quelli originali e il loro sviluppo narrativo risulta piuttosto superficiale.

Una trama Lovecraftiana

Tre anni dopo gli eventi di Summerville, visti in Ghostbusters: Legacy, la famiglia Spengler si trasferisce a New York, nella iconica caserma dei vigili del fuoco per aiutare Ray (Dan Aykroyd) e Winston (Ernie Hudson), che nel frattempo ha sviluppato un laboratorio di ricerca segreto sui fantasmi, a far rinascere gli Acchiappafantasmi.
Dopo la cattura di un fantasma a Hell’s Kitchen, i nostri eroi si trovano a dover affrontare le conseguenze dei danni collaterali davanti al sindaco, noto oppositore dei disinfestatori del paranormale e, per evitare ulteriori querele, Callie (Carrie Coon) è costretta a escludere Phoebe (Mckenna Grace) dalle operazioni sul campo. Sconvolta e delusa, la giovane Spengler tenta di calmarsi, giocando a scacchi nel parco, ma fa amicizia con Melody (Emily Aylin Lind), il fantasma di una teenager morta in un incendio.
Nel frattempo  Ray e Podcast (Logan Kim) raccolgono vari oggetti maledetti e quel giorno arriva in negozio un certo Nadeem Razmaadi mail (Kumail Nanjiani) che vende loro una sfera d’ottone con incisi vari segni rituali. La sfera, appartenuta alla nonna, ha un potere psichico fuori scala e Rey sospetta sia una antica trappola acchiappafantasmi e che dentro ci sia ancora qualcosa… qualcosa di antico e temibile.

La colonna sonora nostrana

La musica di “Ghostbusters: Minaccia Glaciale” è stata composta da Dario Marianelli, un compositore italiano vincitore del premio Oscar 2008 nella categoria “migliore colonna sonora originale” per il film “Espiazione”.

In questa pellicola lui ha voluto creare una colonna sonora originale, ispirandosi alla musica iconica del film da cui tutto è iniziato: “Ghostbusters” del 1984 composta da Elmer Bernstein.

Già da fine Marzo è possibile ascoltare l’intero album nelle principali piattaforme di streaming musicale.

Un film per i fans

Possiamo dire che Ghostbusters: Minaccia Glaciale si rivolge principalmente ai fan del franchise che saranno felici di ritrovare i loro beniamini e rivivere l’atmosfera spensierata e ironica, ma se non avete mai visto un Ghostbusters, questo film potrebbe non essere il punto d’ingresso migliore per la serie

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