Articolo a cura di | Alessandro Pesce
“Il film segue le vicende di Charley , un’artista di una piccola città ( Alex Hurt ), un uomo torturato dalla vita le cui abbuffate di alcohol si confondono con il vago sospetto che potrebbe essere un lupo mannaro. Prende le distanze da coloro che ama e sprofonda sempre più nella solitudine, i suoi lampi di memoria dei suoi atti macabri notturni si manifestano attraverso le sue opere d’arte.”
Si sentiva il bisogno dell’ennesimo film sui lupi mannari? probabilmente no, ma, seguendo l’ideologia del regista Larry Fessenden il quadro è decisamente differente. La sua ultima fatica, infatti, indirizza il proprio schema mentale quasi come un cerchio a compimento di una trilogia partita nel 1995 con Habit e mandata avanti nel 2019 con Depraved. Il primo segue il tema del vampiro e, nel secondo caso quello di Frankenstein; tutti i mostri classici rivisitati a proprio modo, creando una sorta di aspettativa curiosa nella piccola cerchia di appassionati. Uscito in questi giorni in VOD arriva, infatti, quest’opera che, come tema centrale, segue la tematica della licantropia. Ad interpretare il ruolo troviamo Alex Hurt (Glob Lessons, Foxhole,Here After) un artista circondato dal proprio malessere emotivo che nasconde un terribile ed oscuro segreto.