Articolo a cura di | Alessandro Pesce
“La famiglia Gardner si è appena trasferita nella campagna del New England quando un meteorite si schianta nel loro giardino. Tutto ciò che li circonda si tinge di strani colori che nascondono inquietanti misteri. “
Affondare le mani nel mondo Lovecraftiano è sempre qualcosa che affascina e stimola la mente di ogni regista. Tantissime volte è stato portato su schermo un adattamento basato sui racconti del genio di Providence; quasi sempre con effetti disastrosi o dal dubbio gusto. Spesso e volentieri anche il pubblico si è trovato a tirar giù il boccone amaro e altrettanto spesso ci si è messi la mano sul cuore, premiando lo sforzo e accarezzando, con l’immaginaria mano, la testa del povero malcapitato (fatta eccezione per i Mostri sacri come Corman, Carpenter e Gordon) di turno. In un solo caso eccezionale la critica, il pubblico e le reazioni dello stesso, sono andate nella stessa retta via del “miracolo compiuto”: Anno 2005 , direttamente dalla H. P. Lovecraft Historical Society e dalla direzione orchestrale di Sean Branney , nasce The Call Of Cthulhu. Un progetto INDIPENDENTE, MUTO e in BIANCO E NERO. Un autentico capolavoro folle e delirante, che prende a piene mani il racconto breve Omonimo e lo trasporta su schermo con una maestria esemplare. Da li in poi : BUIO TOTALE. Ma, come ci ha insegnato lo scrittore di Rhode Island : “Non è morto ciò che può giacere in eterno“, arriva l’annuncio di un adattamento NON indipendente (perchè di quelli ne abbiamo avuti anche sul Nostro territorio grazie al talentuoso Ivan Zuccon) del celebre “Il Colore Venuto dallo Spazio“. Protagonista della Pellicola : Nicholas Cage. Ecco (assumendo una tonalità triste e affranta), con tale affermazione la fiamma dell’entusiasmo si spegne immediatamente all’associazione di questo attore verso un titolo così altisonante e/o ambizioso. Anche se c’è da spezzare una lancia in Suo favore in merito agli ultimissimi lavori distribuiti (Mandy ne è un esempio), lasciando probabilmente un minimo di speranza al famelico pubblico. Le battute iniziali, infatti, danno, a quella speranza, una concreta collocazione nel cuore dello spettatore. La fase costruttiva del racconto è rapida e ci si trova quasi immediatamente confinati nel recinto emotivo dell’opera, con una velocità fedele alle pagine del brano. Non era certo semplice portare in video un qualcosa di così fantasioso: Troviamoci, per un attimo, nei panni di uno regista intendo nel dare un colore definito, descritto solo ed esclusivamente su un testo ma MAI visto prima ad ora. Il coefficiente di difficoltà è tarato su di una scala quasi inqualificabile. Un operazione probabilmente persa in partenza se non fosse per il fatto che tutto viene girato in modo quasi etereo e la quantità di sfumature è difficilmente calcolabile. Un “mettere le mani avanti” necessario, probabilmente, ma decisamente efficace ed esaustivo. Richard Stanley riesce a dirigere tutto e tutti in grande stile, portando non solo l’opera verso una direzione precisa, ma anche su tematiche profonde e personali. Un viaggio dentro la follia più pura su di un onda quasi Sci-Fi, sfiorando quasi quell’Horror atmosferico, tipico del cinema d’annata. Non c’è spazio o fronzoli per Jumpscare di nuova generazione; Tutto il film si basa su silenzi, ombre e grottesche articolazioni che fan di questo “Il Colore Venuto dallo Spazio” uno dei migliori prodotti degli ultimi anni del Cinema “di genere”. Ovviamente la pellicola non è esente da difetti e spesso la fase poliziesca sfocia in sentimentalismi poco necessari, ma che, comunque sia è relegata a marginali sequenze che non incidono pesantemente sull’opera “finita”. Nicholas Cage si muove decisamente bene, anche se in alcune parti l’eccesso porta a abbassare la media di votazione “finale” sul proprio operato, ma che comunque rimane, per quasi tutta la durata, focalizzato sul suo proprio ruolo in modo credibile ed educato.
La distribuzione, purtroppo, viene posta al solo formato HomeVideos (Dvd, Bluray e Digital) e la NON messa in onda al cinema, per ragioni pandemiche, pesa quanto un macigno. Questo è uno di quei rari casi dove il cinema DOVEVA essere necessario. Nella sfortuna però la CG Entertainment porta sui nostri scaffali una bellissima testimonianza di alto girato e che, per ogni collezionistao fan di Lovecraft, risulta essere un acquisto obbligato.
Titolo originale: Color Out of Space . Regia: Richard Stanley
Horror, Portogallo, Usa 2019, CG
Con Nicolas Cage , Joely Richardson, Q’Orianka Kilcher, Elliot Knight, Tommy Chong.
HORROR STAB