LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

RABID : L’eleganza dell’Estremo targata Soska’s

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

“Una giovane in fin di vita in seguito ad un incidente viene sottoposta ad un intervento chirurgico sperimentale. La procedura rivoluzionaria le fa però sviluppare una fame insaziabile di carne umana.”

La “Sete di Sangue” delle Twisted Twins ; Jen & Sylvia Soska, porta nuova oscura vita al celebre Capolavoro firmato David Cronenberg. Dopo 40 anni Rabid (a proprio ed equilibrato modo) rientra prepotentemente a far parlare di se. In questa specifica “sede” non ci saranno giochi differenziali o spigolose critiche sui “come” o “perchè” dovuti al caso. L’analisi, con doverosa introduzione e scelte di omissione, prenderà il solo film nella sua totalità artistica.

L’essere sempre al centro dell’uragano e in prima linea, quando si tratta di tirar fuori le unghie, sono caratteristiche che han sempre contraddistinto le Gemelle Soska. Ogni proprio lavoro ha portato una quantità infinita di attenzione. Qualità, ambizione, forza di volontà, onda del successo (determinata dal bellissimo programma Hellevator), senso del gusto, giuste conoscenze nel momento del bisogno e una sana dose di follia; sono le armi che ha reso il Duo una delle realtà registiche più importanti degli ultimi anni. L’attaccamento al nostalgico “indipendente” è il marchio che più affiora in tutto il corale lavoro portato fino ad oggi. Un unico grande concerto sinfonico fatto di sangue e carne in brandelli. Protagonista della “nostra” storia è la bellissima Laura Vandervoort (Bitten, V-Visitors, Saw Legacy, Smallville,Unspeakable ect ect) in un ruolo decisamente inedito sulla carta, ma che in pochi istanti riesce a far ricredere anche lo spettatore più scettico. La direzione del personaggio è traghettata dalle registe in modo soave e al passo di danza dentro un cunicolo sporco di lacerazioni emotive come l’angolo più buio di Chicago. Lo squarcio della pellicola indirizza immediatamente una trama ben calibrata su di un binario che non lascia mai la sua direzione, anzi, ne prende il controllo e schiaccia al massimo il piede sull’acceleratore. Ogni aspetto emotivo della giovane Rose è progressivamente spinto da una narrazione scorrevole e che non annoia la visuale, ma ne amplifica il segnale con improvvisi giochi psicologici al pari passo con il delirio. Un sentimento che non solo è espresso a livello interpretativo, ma che si diverte a giocare con la distopica serie di sequenze da incubo impresse sullo schermo da Jen & Sylvia. Un “fare” talmente psichedelico da far invidia anche alla più folle delle Floria Sigismondi (se avete visto il proprio capolavoro alla conduzione di Marilyn Manson avete afferrato il concetto). La quantità di sangue è in perfetta sintonia con quel dominante “Rosso” che echeggia a più riprese durante tutto l’arco narrativo; a partire dall’inusuale camice infermieristico, passando per abiti di alta moda e le soffuse luci al neon che compongono una cornice malsana dentro un ambientazione urbana ai confini della realtà. Una stessa che, per quanto follemente attuale, non stona minimamente con la mole di “Infected o Zombie Movie” tanto in voga nell’ultimo decennio. Ogni passione è espressa dalle registe in modo pressante ma delicato, non snaturando mai il senso primordiale del piacere: si parte dal macabro amore verso le pellicole Old School, passando per locali affollati e feste notturne all’insegna del divertimento, tacchi alti e abiti appariscenti, il Wrestling (con la presenza del “Best in The World” CM Punk & della propria moglie Aj Lee) e ultimo, ma non ultimo : Il Sangue. Rabid è un concentrato di psichedelia istintiva, che fa della propria ragione uno stile interpretativo dal gusto etereo e che non abbandona mai le proprie radici, rimanendo fedeli alla propria natura, aggiungendo sempre qualche tassello in più. Un ottica che fa ancora ben sperare al cinema e che non ha paura di affilare i denti neanche davanti al Mostro più alto e famoso. Un atto d’amore che ingiustamente è stato criticato solo per il nome che porta.

RABID : TRAILER

ANNO: 2019
REGIA: Jen Soska, Sylvia Soska
CAST: Laura Vandervoort, Greg Bryk, Stephen Huszar, Stephen McHattie, Jen Soska, Ben Hollingsworth, Mackenzie Gray, Sylvia Soska, Lynn Lowry, Lily Gao, C.M. Punk, Tara Yelland, Hanneke Talbot, Ted Atherton, Tristan Risk, A.J. Mendez, Edie Inksetter, Heidi von Palleske, Jesse Griffiths, Joel Labelle, Kearstin Plemel
PAESE: Canada
DURATA: 107 Min

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