Articolo a cura di | Alessandro Pesce
“Il film diretto da Luna Gualano, è ambientato a Roma durante una manifestazione contro l’apertura di un centro d’accoglienza, quando si scatena un’apocalisse zombie.
Enrico un ragazzo di estrema destra, si mette al riparo all’interno del centro, mentendo sulla sua identità. L’unico luogo sicuro è quel centro d’accoglienza che lui non voleva, mentre fuori i morti camminano sulla terra. “
Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito ad una quantità quasi oceanica di pellicole dedicate ai morti viventi. Operazioni che in gran parte delle occasioni si sono rivelate prive di anima o, peggio ancora, di contenuti degni di originalità. Go Home – A casa Loro, si affaccia al pubblico italiano su di un tappeto di ostilità che in un certo qual senso lo penalizza pur non avendone visto nemmeno il trailer. Associare Zombie Movie a territorio italiano o ancora : “Zombie Movie” in generale, lascia un senso di indifferenza preoccupante, specialmente per il soggetto in questione. Il lavoro di Luna Gualano è, a tutti gli effetti, un film dedicato alla società contemporanea. Un opera che George A. Romero avrebbe applaudito e ringraziato un infinità di volte. Dimenticate The Walking Dead e tutti i suoi acerbi derivati; Go Home è cinema espressivo che non ha paura di urlare in faccia lo stato e il proprio popolo colmo di odio verso una situazione di difficile gestione. Ovviamente il fattore politico è fortissimo e su di esso basa totalmente l’intera narrazione. La crudeltà del film è, fin dalle battute iniziali, scandite dalle durissime parole di coloro che, a tutti gli effetti, risultano essere il vero orrore : L’uomo e il proprio orgoglio di appartenenza politica; una stessa che nega opportunità e accoglienza verso un gruppo di bisognosi. Il protagonista del racconto è l’emblema di tutto quello di cui il mondo non ha certo bisogno: un ragazzo opportunista, razzista e irriconoscente, capace di mettere sulla forca chiunque pur di salvare la propria vita. Una figura che, caratteristiche alla trama escluse, racchiude una sotto trama che deve, per forza di cose, far riflettere e non poco. Tutto l’operato “zombesco” è una facciata sporca, che gioca con “il genere” per raccontare una storia tanto attuale quanto inquietante; in sostanza un vero e proprio tributo al maestro indiscusso delle pellicole con protagonisti i morti viventi. MA non si tratta solo di questo, anzi; Go Home si differenzia da tutto il resto proprio per la cruda realtà e per come tutto viene esposto in maniera esplicita e senza nascondersi dietro falsi sorrisi utili al solo compiacimento. Il reparto tecnico è in egual modo attento a riprodurre un contesto tanto catastrofico quanto stratificato in blocchi, dislocando la tensione su vari ambienti che, anch’essi, riportano ad un unico comune denominatore, associandoli a ottimi effetti speciali per riportare lo spettatore dentro un filone abusato ma capace di saper raccontare qualcosa di differente, facendolo con , appunto,effetti visivi davvero accurati e gestiti da veri professionisti; quindi se pensate che questo sia il classico film dedicato al solo fine sociale, bhe, potreste rimanere profondamente delusi. Al suo contrario invece il senso di complessità, pur sempre nella propria semplicità, riuscirà a catturare lo spettatore più attento e che non si ferma alla sola apparenza. Un film che dovrebbe girare per le maggiori scuole Italiane, cercando di aprire qualche mente e far aprire gli occhi su di un contesto di non semplice approfondimento socio culturale. Il racconto scorre in un modo tanto lento quanto emotivamente piacevole allo sguardo, infondendo una profondità intima sul settore recitativo e ricalcando in modo perfetto le diversità sul reparto di girato, giocando su ciò che lo sguardo dice e ciò che la mente consapevole conosce : Sul centro di accoglienza troviamo il senso di speranza, mentre l’esterno è invaso da forme di morte mascherate da vite prive di luce. Un equilibrio che racchiude l’intera anima della pellicola e che fa, del proprio senso di coscienza, un arma davvero potente. Go Home rappresenta una speranza dura da sconfiggere e che lotta con tutte le forze per cambiare il pensiero di un mondo corrotto dall’odio. Le battute finali chiudono un cerchio che approfondisce sia il carattere del protagonista, sia la morte dell’anima, recitando un copione umano che infastidisce, ma che rende giustizia al vero senso di questa società. Forse non esistono “Lieto Fine” e forse questa storia serve solo ad sottolineare la pericolosità di una conseguenza psicologica, resta il fatto che l’opera di Luna Gualano è l’emblema del “Nostro” (o Mostro) moderno. Diversi artisti e associazioni han preso parte a questo grido sociale e la splendida copertina, realizzata dal grande genio Zerocalcare riassume, nel proprio stile quali elementare e riduttivo, l’intero senso di quello che possiam definire un piccolo capolavoro silenzioso, purtroppo silenzioso, meritevole di un megafono e tante voci al proprio utilizzo.
Go Home – A Casa Loro è disponibile in DVD e Blu Ray, NOLEGGIO E ACQUISTO DIGITALE su distribuzione CG Entertainment al seguente Indirizzo : LINK
Regia: Luna Gualano Con Antonio Bannò , Sidy Diop , Shiek Dauda , Cyril Dorand Nzeugang Domche, Pape Momar Diop, Mounis Firwana , Wajeeh Jaber Ibrahim
HORROR STAB