Articolo a cura di | Alessandro Pesce
31 ottobre, la sera di Halloween: poteva esistere una data migliore per presentare “Malefici”, se non quella dedicata alla festa “dei morti e dell’occulto”?
La scrittrice Maria Elena Cristiano non è di certo nuova nell’ambiente letterario: laureata in Medicina, dirige un’agenzia di servizi letterari: Babylon Café. Ha all’attivo due romanzi, “Me and the Devil” e “Immortali”; diversi racconti pubblicati nelle antologie “Un penny dall’Inferno”, “Racconti Fantasy Vol.II” e “Non bastano le intuizioni”; infine, ha pubblicato varie recensioni cinematografiche su diverse testate, fra cui “Il Mucchio” e “Scheletri”.
Con “Malefici” entra a far parte della grande famiglia della Asylum Press Editor, il marchio editoriale dedicato al fantasy e all’horror.
E’ la storia di Fred Wallstone, simpatico ciarlatano che si spaccia per medium. Fingendo di parlare con le anime dei defunti, raggira ricche vedove e le seduce con i suoi modi raffinati da consumato
gigolò. La calma programmata della sua vita da truffatore viene sconvolta dall’arrivo di Joseph Fuller, un vero spettro in ectoplasma e spirito. Ne nasce la più improbabile fra le collaborazioni medianiche ed i risultati non tardano ad arrivare: il fantasma mette in contatto l’imbroglione con le anime di una moltitudine di cari estinti, così, in pochi mesi, la popolarità di Wallstone balza alle stelle, come il suo conto in banca. Le strabilianti abilità del medium più osannato d’America crescono ulteriormente grazie all’incontro, fortuito ed avventuroso, con un seducente dandy inglese, Sir Edward Howard IX Duca di Norfolk: bello, colto e vampiro. Naturalmente, il successo di Wallstone viene osteggiato da diversi agguerriti detrattori e, per dimostrare l’autenticità dei suoi poteri, Fred ed i suoi inseparabili
“assistenti” saranno costretti ad affrontare il mistero che avvolge l’inquietante, sinistra e spaventosa Isola delle Bambole in Messico.
“Malefici ha una genesi un po’ complessa. Dopo aver pubblicato il mio primo romanzo Immortali nel 2012, iniziarono a farsi spazio nei miei pensieri i tratti salienti di alcuni personaggi, nella fattispecie un medium cialtrone, un fantasma adolescente ed una simpatica schiava di Satana dai lunghi canini affilati, il sorriso magnetico e l’ironia graffiante di un immortale un po’ fanfarone. Non avevo idea, però, di dove collocare
questi loschi figuri”, afferma la scrittrice in un’intervista che ci ha gentilmente concesso, in vista della sua presentazione.
“Un paio di anni dopo, in vacanza a Città del Messico, mi sono letteralmente imbattuta nell’atollo di Xochimilco, sede dell’Isla de las Munecas, isolotto immerso in una laguna e popolato da bambole impiccate. In quella lingua di terra che risuona di sinistri sussurri, i pezzi del puzzle creativo che avevo in mente sono andati a posto quasi da soli. I miei antieroi avrebbero composto un eterogeneo team di irriverenti ed improbabili indagatori dell’occulto e si sarebbero misurati con l’enigma che avvolge l’Isola delle Bambole.”
Che cosa si aspetta, Maria Elena Cristiano, dal suo “Malefici”?
“Non amo i maestri, né buoni, né cattivi, e non pretendo di veicolari messaggi salvifici. Vorrei instillare nei miei lettori la curiosità. Curiosità verso luoghi, leggende, credenze, modi di vivere lontani. Vorrei farli divertire, portandoli per qualche ora a zonzo nel cosmo, distanti da problemi ed imperfezioni.”
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