LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

Hole – L’abisso : Quando l’Horror diventa Arte Drammatica

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

Hole – L’abisso, il film diretto da Lee Cronin, è la storia di Sarah (Seána Kerslake), una giovane donna in fuga dal passato, che sta cercando di costruire insieme a suo figlio Chris (James Quinn Markey) una nuova vita vicino una piccola cittadina. Un giorno, dopo che si sono trasferiti nella nuova casa, il bambino scopre una misteriosa ed enorme buca nel bosco, a confine con la loro abitazione. Nei giorni seguenti Sarah nota che Chris manifesta dei comportamenti inquietanti e talvolta opposti al suo solito carattere”.

Caldo di release nelle sale Nostrane, Hole – L’abisso, si affaccia al pubblico con un grandissimo grado di interesse. Le prime clip mostrate, così come il Trailer, non caratterizzano effettivamente una trama ben definita e tutto il lavoro gravita dentro un circuito di mistero. Quello che subito però cattura lo sguardo è scandito su di una luce prepotentemente fredda. Questo non fa altro che aumentare la maestosità di perenne fastidio e si intuisce immediatamente che non ci si trova davanti al classico Horror fatto di Jumpscare con situazioni paranormali al limite dell’asfissiante. L’andatura lenta, pacata ed emotivamente pressante ci mette d’innanzi ad un lavoro quasi Carpenteriano, per concezione di struttura motoria, affidando ai protagonisti il difficile compito di condurci dentro un dramma sociale/familiare che va esaminato con grande cura. Lee Cronin affonda sapientemente le tempistiche di girato dentro un contesto che lascia il punto interrogativo fino all’ultimo istante, non stancando mai lo sguardo, anzi, ampliando l’andatura di trama su sfuggenti e suggestive oniriche prese di coscienza. Tantissime volte abbiamo assistito a presentazioni roboanti dai sottotitoli più disparati come “Il Film Che Ha Terrorizzato L’america“, passando per “Il Nuovo L’Esorcista“; ecco in questa specifica occasione tale sotto testo non è mancato, rimarcato come”Il Nuovo Babadook”. A tale affermazione non si può far altro che storcere il naso, in fase iniziale, invece, per una volta, mai definizione poteva essere più azzeccata : Hole – L’abisso lo si può, senza nessun ripensamento, definire una versione “depressa” di Babadook. Certamente il paragona può sembrare forte, ma è certamente qualcosa che si avvicina in punta di piedi senza voler fare la voce grossa. Ogni situazione è portata al solo scopo di urlare in faccia, allo spettatore, quel minuto di riflessione dietro problematiche tutt’altro che irrilevanti. L’horror si maschera di sociale, con una faccia di plastica che cela lacrime e grida interne, dietro una patina sorridente, portando al film un aurea malsana che quasi inquieta e disturba. Ovviamente il carico più imponente è affidato all’affascinante Seána Kerslake attraverso il ruolo di una madre presente ma con uno specchio interiore fatto di silenzi e situazioni da gestire in totale solitudine. L’opprimente senso di instabilità è invece rappresentato da un altrettanto bravo James Quinn Markey , capace di rappresentare il volto del male e di aumentare la dose di domande che lo spettatore si pone sul suo particolare ruolo. La vita reale, con misteriosi paragrafi ambientali di contorno annessi, si mescola con un surreale “gioco delle parti”, mischiandola con l’illusione più terrificante. Quando la parte, quasi Thrilling, inizia a mettere sul tavolo tutte le carte in suo possesso, il lavoro aumenta di intensità ed ogni situazione prende un comando proprio; giocando con ritmi frenetici, intervallati da momenti di calma quasi spettrale, assecondando l’andatura di immagine; sempre a fuoco e perennemente concentrata sui dettagli di fondo. Il settore prettamente Horrorifico è manifestato da condizioni che potrebbero apparire ad occhio nudo ogni giorno e anche il senso di disagio, evidenziato da un anemicità di operato, non fa altro che inglobare lo sguardo dentro un sentiero tanto ipnotico quanto accecante. Claustrofobia, disperazione, enigmi da risolvere e grida silenziose, su di una umida gabbia di alberi, sono il contorno di una voragine metaforica che nasconde nelle proprie viscere demoni e cicatrici emotive a cui è richiesta, probabilmente, solo una piccola voce. La rappresentazione del male, nello specifico, è proprio il male stesso e l’interno della prigione psicologica afferra il nucleo fondamentale di una pellicola che non deve, per nessuna ragione, passare inosservata. Il finale è, in egual modo, un processo di condizione mentale e fisica, dove il dolore può essere sconfitto oppure portato nel proprio grembo, accogliendolo come un ospite non tanto desiderato ma capace di sapersi gestire senza intaccare chi lo accoglie.

Un film decisamente duro che esplora le difficili relazioni dell’ animo umano e che si nasconde su di un etichetta quasi scomoda. Midnight Factory porta al cinema IL cinema e colloca, con grande potenza, questo Hole – L’abisso tra i prodotti più inquietanti ed affascinanti degli ultimi anni. Un prodotto che merita, in primis, la visione al cinema ma che non dovrà mancare nella vostra videoteca personale.

Il “fratello” non dichiarato di Babadook è pronto ad abbracciarvi dentro un labirintico sentiero fatto di rami e pietre psicologiche dalla difficile digestione, se siete alla ricerca di Action, ma che saprà regalare momenti di immenso cinema se preso con il giusto senso empatico.

AL CINEMA DAL 10 OTTOBRE

TRAILER UFFICIALE ITALIANO

Regia di Lee Cronin 

Cast: Seána Kerslake, James Cosmo, Kati Outinen, Simone Kirby, Steve Wall, James Quinn Markey

Titolo originale: The Hole in the Ground

Nazione – Irlanda

Durata 90 minuti

Distribuito da Midnight Factory

STAB HORROR ITALY

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