John Carpenter ha appena ricevuto a Cannes il premio French Directors’ Guild’s Carrosse d’Or per la sua creatività nella regia nella cerimonia d’apertura della Director’s Fortnight, un evento parallelo al festival di Cannes, dopo la proiezione del suo film cult del 1982 “La Cosa”. Ecco la sua intervista per Collider.
Cosa significa il premio per lei?
Ne sono lusingato, è molto bello, è meraviglioso questo riconoscimento. Credo che me lo abbiano dato perchè ora sono vecchio.
Si riconosce in questo premio, che rappresenta la creatività e lo spirito indipendente?
Ogni regista fa i film con creatività, dovreste essere gentili coi registi, abbiamo bisogno del vostro amore.
Come si sente ad influenzare gli altri registi? Per esempio a lei si deve l’inizio del genere slasher. Avrebbe mai pensato che i suoi film avrebbero avuto un tale impatto quando li ha girati?
E’ stato meraviglioso ma non ne avevo idea, non sapevamo cosa stavamo facendo con “Halloween”, volevamo solo fare un film.
Com’è cambiato il genere?
I generi cambiano sempre. L’horror è esistito fin dall’inizio del cinema e ogni generazione lo fa con la propria sensibilità e le proprie paure. E’ sempre stato con noi perchè ogni essere umano ha paura, siamo tutti nati spaventati. Abbiamo paura di morire, ogni vostra paura è la mia, è universale, al contrario dello humour, per questo l’horror è così incredibile.
Sarebbe capace di rifare gli stessi film oggi?
Non saprei.
L’industria è cambiata?
E’ cambiata enormemente, le tipologie di film sono cambiate, ora fanno film sui supereroi. Rilasciano film horror perchè così vanno sul sicuro, sanno che faranno soldi, non corrono rischi.
Lei invece li ha corsi avendo fatto film coi suoi soldi.
Qualche volta.
Quando ero al college abbiamo studiato i suoi film perchè erano sovversivi, “Essi vivono”, “La nebbia”, “La Cosa”. Oggi i film horror non lo sono più, lei li faceva di proposito in quel modo?
Si, si, io sono una persona sovversiva. Senza commentare la qualità, lei non pensa che Get Out fosse sovversivo?
Jordan Peele è di certo un’eccezione.
Sicuramente.
La Cosa venne subito E.T.
Certo.
Perciò è un’ottima vendetta che il film sia qui.
(Ride)
E.T. era un buon film per altre ragioni, lei ha lavorato sul lato oscuro.
Si, bei tempi, è bello che abbia avuto una seconda vita, ne sono davvero felice.
Come mai era così attratto dall’annientamento e la fine del mondo nei suoi film?
Sono cresciuto in un’epoca in America in cui si leggeva ancora la Bibbia a scuola e si finiva al secondo anno della scuola primaria. Ero molto giovane e impressionabile e avevano letto le Rivelazioni. Dannazione, mi stai prendendo in giro? La fine del mondo, wow! L’immagine era bizzarra. Venne fuori che si trattava di un’immagine ebraica combinata con il simbolismo, ma non lo sapevo. Ero estasiato, ho imparato di più riguardo le altre culture e tutto il materiale sulla fine del mondo. Tutti ci chiediamo cosa c’è dopo. Ne ero molto affascinato.
Lei è ateo, vero?
Mettiamola così: non credo nel soprannaturale, esiste nei film, non nella vita reale. L’orrore nella vita reale è Bashar al Assad che getta armi chimiche sui bambini.
Farebbe un film horror sull’America di Trump?
No, è troppo reale e orribile, sono veramente preoccupato per il mio paese ora, viviamo in tempi davvero pericolosi.
Cosa ha paura che possa accadere?
Ho paura che non lascerà andare via il potere. Ha steso il tappeto rosso ai bigotti, gente che conoscevo quando ero giovane al Sud. Ha sollevato le rocce e tutto quello che c’era sotto è strisciato fuori. E loro non si vergognano. Questo mi fa paura. C’è crudeltà, ci sono omicidi, c’è odio per le altre persone, per gli immigrati. Ma penso sia così in tutto il mondo. Perchè siamo tornati a questo punto?
Howard Hawks era il suo eroe cinematografico da giovane?
Si, adoravo i suoi film, le raccomando “Avventurieri dell’aria” e “Rio Bravo”.
Come mai non ha diretto un western?
Ne ho avuto la possibilità una volta ma forse avevo paura di non riuscire a fare un buon lavoro.
Ora lei è una rockstar, ha suonato anche al Rex di Parigi.
E’stato un evento fantastico. Suono il sintetizzatore. Abbiamo finito il materiale, questa è una cosa nuova perciò devo fare un nuovo album e suonarlo. Gli Americani non sono soliti avere un secondo atto, io ne ho avuto uno. E’ incredibile.
Come mai ha anche creato la musica nei suoi film?
E’ iniziato alla scuola di cinema perchè potevo scrivere. Non hai soldi per ingaggiare un compositore o un’orchestra quando fai film a basso costo. Puoi usare un sintetizzatore e sentirti grande con una tastiera. Negli anni è diventata una firma.
Ora le persone hanno la colonna sonora di “Halloween” nei loro telefonini.
Anche mia moglie ce l’ha e pensi che eravamo solo io e un pianoforte in una stanza.
In passato ha fatto flop e Hollywood l’ha scaricata.
Più di una volta.
Com’è andato avanti in quei tempi duri?
Non puoi perdere te stesso dietro alle loro parole, a quello che tutti dicono. devi amare il cinema più di ogni altra cosa, perciò successi e fallimenti non contano.
Quando uscirà il suo prossimo film?
Non ne ho uno in programma ma ci sto lavorando. Ho fatto molti film e ho avuto un esaurimento per cui mi sono dovuto fermare per un po’. Devo avere una vita. Devono presentarsi le giuste circostanze per farlo di nuovo. Mi piacerebbe fare un piccolo horror oppure un grande film d’avventura. Dovrebbe essere un film con il budget adatto. Al giorno d’oggi ci sono registi che fanno film con 2 milioni quando ne valgono 10. Devi concentrare tutto e non voglio più farlo.
Farebbe una serie tv?
Si, la farei.
Fonte: Collider