LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

The Wedding Ring : Dove si nasconde l’orrore [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

Collocare, sotto una precisa luce, questo lavoro di Sergio Mitrione & Elena Maraniello non è affar semplice perchè, racchiude al proprio interno, una serie di sottogeneri che si scostano l’uno dall’altro, sottoponendoli però ad un unica e importante impronta di genere che di Horror ha il suo nucleo più profondo. L’odio che brucia l’amore, il bene soffocato da oceaniche lacrime dietro inquietanti strade fin troppo comuni dal non volerne lasciare illuminate; quelle stesse strade che, in situazioni purtroppo estremamente presenti, non riescono ad avere la giusta luce per proseguire la normale linea retta. La storia, che il regista mette in scena, sviscera nel profondo e DAL profondo, proprio il turbolento rapporto di una famiglia in caduta libera verso il nero più buio. Un colore macchiato da abusi e violenze che portano la nostra protagonista verso inquietanti pensieri. Non sempre “l’essere” equivale al “come sarebbe potuto (o dovuto) essere” e, proprio da questo importante fondamento, nasce l’idea di vero orrore.

L’opera che Sergio Mitrione mette su video è un vero e proprio grido sociale in faccia ad una realtà che spesso e volentieri volta lo sguardo su altri orizzonti. Scritto a quattro mani con la propria moglie Elena Maraniello (protagonista di questo medio metraggio), The Wedding Ring si adagia su piacevolissime sequenze e giochi di luce che ci mettono perfettamente dentro la sceneggiatura. Ogni colore assume il suo perfetto calore, attraversandone ogni aspetto con grande disinvoltura e lasciandoci con il fiato sospeso fino all’ultimo frame. Un “gioco” di Sliding Doors che per forza di cose lascia l’amaro in bocca. L’estetica di luoghi, avvenimenti, incubi, visioni, risulta fedelmente riprodotta sotto una patinata mano invisibile che ci accompagna lungo tutto il racconto oscuro. Una favola dark che, purtroppo, di favola ha ben poco e cela, sotto false speranze, il vero male che l’uomo (definizione non precisamente adatta alla circostanza) può nascondere dentro maschere sorridenti. The Wedding Ring è un anello che sposa L’amore all’Odio e che pericolosamente mostra quanto questa unione può separare vite, in ogni sua forma di definizione. L’aspetto tecnico è racchiuso dentro una sapiente visione estetica che riesce ad accarezzare i sentimenti che il regista vuole far emergere durante la fase narrativa, accompagnando inquadrature e fotogrammi ad associazioni musicali che ricalcano con forza quanto il racconto vuol trasmettere. Non sempre l’Horror è sinonimo di creature mostruose, fantasmi, possessioni e brutali violenze. E’ semplicemente sostituito da un unico inquietante senso di vita reale che mette a nudo : creature mostruose sotto forma di uomini per bene, Fantasmi che echeggiano nella mente viaggiante di chi incapace di reagire entra in tunnel dal difficile risveglio, Possessioni che propria definizione di appartenenza mette in atto elaborati meccanismi comportamentali e ultimo, ma primo per importanza…brutali violenze. La vita insegna tante cose e spesso, come in questo caso, anche attraverso pellicole come The Wedding Ring; Nate, Scritte ed elaborate proprio per un preciso scopo.

Ecco alcuni dei riconoscimenti di questo interessantissimo lavoro: OFFICIAL SELECTION FOR OUR FILM “THE WEDDING RING” Southeastern INTERNATIONAL Film FestivalOFFICIAL SELECTION FOR OUR FILM “THE WEDDING RING” Corti a Sud FestivalOFFICIAL SELECTION FOR OUR FILM “THE WEDDING RING” Spook Show Con Film FestivalOFFICIAL SELECTION FOR OUR FILM “THE WEDDING RING” VideoScream Film FestivalSEMI-FINALIST FOR OUR FILM “THE WEDDING RING” Los Angeles Cine FestWINNER FOR OUR FILM “THE WEDDING RING” Women’s Only Entertainment Film Festival

Trailer:

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