Recensione a cura di | Alessandro Pesce
Parlare in maniera riduttiva di Go Nagai è impresa quasi impossibile, tanta la genialità che lo ha contraddistinto negli anni. Un uomo che quasi risulta una figura iconografica per via delle opere che ha sviscerato nel corso dei decenni. L’italia non è stata a guardare altrove e, grazie alle ormai defunte reti televisive locali, abbiamo potuto assistere ad alcuni eventi storici come la messa in onda dei suoi più grandi capolavori, Citiamo “solamente” : Mazinga Z (マジンガーZ Majingā Zetto o per l’occidente Maginzer Z), Jeeg robot d’acciaio (鋼鉄ジーグKōtetsu Jīgu) e Ufo Robot Goldrake (UFOロボグレンダイザーUFO Robo Gurendaizā o Ufo Robot Grendizer) e ovviamente (non citiamo Violence Jack perchè in Italia non ebbe una grande distribuzione) Devilman (デビルマンDebiruman), quest’ultimo nato da una costola della sua opera più ambiziosa : Mao Dante, una sorta di visione ultra distorta della divina commedia. L’uomo diavolo nasce come manga nel 1972 e subito il grande successo portò la trasposizione TV (ricordiamo l’intramontabile opening dei Cavalieri del Re) con una serie di 39 episodi. In questa vera e propria opera, la storia ruota attorno ad un giovane demone, Devilman, spedito sulla Terra per sconvolgere il genere umano e far trionfare il regno delle tenebre. Per realizzare il suo proposito Devilman si impossessa del corpo di un ragazzo, Akira Fudo, ucciso insieme a suo padre da lui stesso. Tornato a casa nelle sembianze di Akira, Devilman viene adottato dai Makimura, amici dei genitori di Akira, e si innamora della loro figlia, Miki Makimura. L’amore verso una fanciulla umana rappresenta un torto che il regno dei demoni, guidati dal Grande Zenon, che aveva spedito Devilman sulla terra per annientare il genere umano, non può tollerare. Inizia così una terribile guerra tra Devilman e i suoi ex-alleati.
La serie diventò così popolare da generare anche 3 OAV (original anime video) nell’ordine di Devilman – La Genesi (1987), Devilman – L’arpia Silen (1990) e Amon – L’apocalisse di Devilman (2000), quest’ultimo probabilmente il più apprezzato dai fans per via della sua ampia dose di violenza e scene splatter. Purtroppo però ogni storia deve in qualche modo giungere ad una triste conclusione (perchè non consideriamo il recente remake Crybaby di Netflix un marchio di Go Nagai). Arriviamo così alla creazione di un nuovo prodotto, probabilmente voluto più dai Fans che dallo stesso Nagai : Devil Lady.
“Jun Fudo è una modella indossatrice, ex campionessa olimpionica di nuoto; suo malgrado dotata di uno spaventoso segreto: può trasformarsi in una mostruosa eroina chiamata Devil Lady. A coordinare le sue operazioni c’è l’enigmatica Ran Asuka, direttrice dell’organizzazione paramilitare segreta Human Alliance. Compito dell’organizzazione è combattere i Devil Beast, delle mostruose creature che si risvegliano spontaneamente all’interno dei corpi di alcuni esseri umani, che però a differenza di Jun, perdono il controllo di sé, e tendono a soddisfare i propri istinti di morte e distruzione. Della trasformazione di Jun esistono due varianti di Devil Lady: la prima alta due metri con la carnagione umana (come il Devilman dell’OAV), la seconda invece è un colosso alto 10 metri dalla pelle blu/verde (come il Devilman della serie tv).”
Devil Lady si può considerare, senza la minima esitazione, una serie “erede” del suo predecessore, sfornando una storia, si simile, ma anche capace di raccogliere sapientemente ogni aspetto delle creazioni dello scrittore Giapponese con una disinvoltura articolata ma, al contempo stesso, di facile visione anche per quel nuovo tipo di pubblico alla ricerca di una storia d’amore dietro la maschera Horror. Il personaggio di Jun è caratterizzato con la stessa dinamica di Akira, ma assume al suo interno diverse sfaccettature che la rendono personale e forse anche più emotiva della “sua” controparte maschile. La serie ha toni molto più Dark e, probabilmente cavalcando il successo di lavori come Berserk, Hellsing, Petshop of Horror e lo stesso Violence Jack, raccoglie al proprio interno una serie di ottimi Villains con la quale Devil Lady dovrà avere a che fare : i già citati Devil Beast.
Tra le varie particolarità di questa serie, troviamo anche quel romanticismo citato in precedenza, ma con una componente omosessuale che all’epoca fece gridare quasi allo scandalo. L’intreccio amoroso tra Jun, Asuka Ran (direttrice della sede giapponese degli Human Alliance,al comando della squadra speciale contro i Devil Beast) e Kazumi Takiura (una liceale che è diventata indossatrice grazie alla sua ammirazione verso Jun) è contornato da continui passaggi tra il sentimentale e l’horror più crudo. Le vicende narrate offrono una bella tessitura di trama e nonostante i disegni ormai “datati”, riescono a coinvolgere anche e sopratutto grazie all’inserimento sempre graduale di personaggi interessanti e con uno scopo ai fini delle vicende, come ad esempio i Crusaders e il gruppo di beast ribelli capitanate dall’ Akira 2.0 : le Underground Girls.
Insomma, Devil Lady per alcuni aspetti è anche superiore a Devil Man per costruzione e , grazie al gruppo Koch Media (collana Anime Factory), dal 25 Ottobre è finalmente disponibile in Italia in un Edizione confezionata a DOC, con un cofanetto Digipack che racchiude tutta la serie completa rimasterizzata in altissima qualità in 7 DVD, accompagnati da un Booklet che riassume tutte le trame dei vari episodi e presenta i “bozzetti” di tutti i personaggi presenti nell’opera.
Trailer Opening
STAB HORROR ITALY
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