LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

Rob Zombie riflette sui suoi Halloween, preferisco il secondo.

Articolo a cura di  |  Francesco del Rio

I due film più discussi di sempre nella storia del cinema horror son stati sicuramente Halloween e Halloween II di Rob Zombie, dove nel primo viene aggiunta una parte umana molto forte nella storia di Michael Myers e nel secondo ci si addentra in un percorso decisamente inaspettato per la saga. Film molto discussi sino a oggi, ma sicuramente anche molto ambiziosi.

Molto prima del nuovo Halloween di quest’anno, Rob Zombie ha reso Michael Myers di nuovo spaventoso, il suo Halloween ha terrorizzato un gran numero di spettatori a quel tempo. Halloween II non ha avuto lo stesso effetto, ma in un’intervista con SFX Magazine (pubblicata da Game Radar), Zombie indica Halloween II come il suo preferito tra i film di Michael Myers che ha realizzato.

Onestamente, mi piacerebbe lavorare su qualcosa di originale. Ma sono comunque fiero di entrambi gli Halloween. Preferisco il secondo, ha sorpreso di più le persone,” ha detto Zombie nell’intervista. “Il problema è che quando fai un remake il giudizio del pubblico non è mai veritiero. Credo sia lo stesso per i remake di Nightmare o cose del genere – è difficile uscire completamente dallo schema originale. Tutti conoscono Michael Myers e i fans vogliono sempre le stesse cose, magari con qualche colpo di scena in più – come nell’ottavo film dove lui è parte di un programma televisivo virtuale o cose così [ride]. Una cosa che mi è capitata spesso di pensare era per esempio ‘Dovrebbe essere così’ o ‘Dovrebbe fare in questo modo’, ma se si pongono queste barriere non si può mai combinare niente. Volevo davvero ricreare quello che era Halloween.”

Zombie ha decisamente portato il marchio su un terreno inesplorato con Halloween II, che si ami o si odi, ed è il suo tocco personale che l’ha reso il sequel più interessante della saga.

Dice, “Continuavano a chiedermi, ‘ehi, dovremmo mostrarlo a Carpenter per vedere cosa ne pensa?’ E la mia risposta era ‘che cazzo me ne importa?’ Quando mi viene chiesto un consiglio dico sempre alle persone di concentrarsi su quello che vogliono fare perché se cominci a preoccuparti di cosa pensano le altre persone sei fottuto [ride]. Me ne frego di tutto ciò. Amo Halloween e ho voluto creare qualcosa di mio. Se alla gente è piaciuto o no è irrilevante per me. Almeno ci ho messo la mia impronta.

Zombie ha poi parlato dello sviluppo della sua Laurie Strode (interpretata da Scout Taylor Compton) attraverso i due film, ammettendo che all’inizio risultava abbastanza noiosa.

Credo che la Laurie Strode del mio Halloween sia un po’ noiosa,” ammette. “Voglio dire, dovrebbe essere la tipica ragazza americana brava e perfettina, ma per me è pesante [ride]. Per questo nel sequel l’ho resa una persona problematica e traumatizzata – così è un personaggio molto più interessante e accattivante da esplorare. Ma Halloween è un film che parla di Michael Myers, che parte da un’idea, ‘E se fosse un uomo reale? Un vero serial killer? Come sarebbe?’ Poi ho immaginato come sarebbe stato Dottor Loomis se anche lui fosse stato una persona reale – e Malcolm McDowell ha amato quel personaggio. Ha capito veramente cosa volevo fare e l’ha interpretato in maniera molto differente da Donald Pleasence nei film originali.”

Il mio consiglio? Riguardatevi gli Halloween di Zombie. Sono meglio di come probabilmente ve li ricordate.

 

 

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