LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

The Transparent Woman : La sensualità dell’Immagine

Recensione a cura di  |  Alessandro Pesce

Analizzare in dettaglio i Prodotti partoriti dalla mente di Domiziano Cristopharo…non è impresa semplice. L’aspetto che più colpisce è sicuramente una precisa e maniacale cura del dettaglio.

Tutti gli aspetti che per altri registi sono la colonna portante sul quale sviluppare i muscoli della propria opera…per Cristopharo sono un parco giochi dove potersi perdere nel più malsano divertimento. Ogni frame e ogni ciak non sono mai banali e niente è riempitivo o a se stante : ogni orologio ha,al proprio interno,un preciso movimento meccanico dettato da un preciso componente.

Adottate questa similitudine al cinema e avrete un chiaro segno del Suo Operato.

The Transparent Woman non si esime di tali dinamiche e rende il Cognome del regista come quasi un aggettivo,appropiandolo ad un idenfiticativo certificato di origine controllata e garantita.

La storia potrebbe addirittura passare in secondo piano,viste certe premesse,MA siccome il cinema è anche fatto di storie…ecco un prodotto crudo,sincero e interpretato alla perfezione.

La trama Racconta le vicende di Anna e Carlo (interpretati rispettivamente da Roberta Gemma e Arian Levanael),che per motivi economici si trasferiscono nella vecchia casa in campagna di quest’ultimo. La vita di coppia nasconde però alcune zone d’ombra e presto qualcosa all’interno dell’abitazione inizierà a disturbare la quiete della giovane Anna.

Una trama semplice e funzionale che fa dei dettagli una sottotrama ispida e intricata.

Innanzi tutto la cecità della protagonista e in seconda battuta le atmosfere quasi da film “Giallo” del rapporto che man mano trasforma “Carlo” …in un vero e proprio rompicapo senza apparente via di salvezza. Ma andiamo su gradini ordinati :

Le scelte visive,come abbiamo scritto sopra,sono perfette e azzeccate al millimetro e troviamo la splendida Roberta Gemma in grandissima confidenza con il proprio ruolo,rendendo fedele ogni suo movimento. Rappresentare la cecità non è affar semplice,MA in questa circostanza troviamo una pulizia nei minimi movimenti (anche quelli involontari)..quasi surreale e da,allo spettatore,proprio il senso di smarrimento e/o controllo degli spazi circostanziali : Si passa dal controllo dei passi all’utilizzo delle dita per calibrare il livello dell’acqua versata sul bicchiere. Insomma cose che potrebbero risultare scontate,ma che in realtà,nelle dinamiche cinematografiche,sono tutto l’opposto. Ecco appunto le scelte dei piccolissimi dettagli che fanno l’evidente differenza.

Il film è un grandissimo richiamo alle pellicole degli anni 70, mescolando l’erotismo al thriller; e questo lo si nota sin dalle primissime battute, dove le morbide inquadrature si soffermano sui corpi nudi degli attori con un sottofondo musicale che ricorda gli intramontabili lavori di Fabio Frizzi o Piero Umiliani; le similitudini potrebbero continuare..citando i grandi dell’Eros,ma sarebbe del tutto sbagliato e fuori luogo nei confronti del regista Romano,che ingloba al suo bagaglio di gusti cinematografici…una propria e forte identità.

Arian Lavanael copre lo scomodo compito di rendere ambigua ogni azione e ha il viso perfetto per giocare su questi sentieri.

Gli aspetti “paranormali” tardano a palesarsi e forse la bellezza di The Transparent Woman sta anche in questo : La complicità Lenta degli avvenimenti.

Il cinema di questa generazione ha sempre bisogno di una spiegazione rapida e poco recettiva,tralasciando il senso di ansia e persecuzione ,sia fisica che psicologica.

Tutti aspetti che per fortuna troviamo in questa opera. Anche in questo caso la dinamicità dell’azione porta ad una diretta conseguenza con la giusta metrica e si prende il gusto del preliminare con tutta la romanticità della calma più intima.

Giovanna Nocetti (nel ruolo di Padre Mario) introduce l’oscurità sotto un intelligente inversione di ruoli tipici di Fulci (Non si Sevizia Un Paperino è l’accostamento più azzeccato) e assume quel “quasi” imbarazzante burla mentale che allo spettatore lascierà non pochi punti interrogativi.

La tranquillità delle inquadrature domestiche viene parzialmente interrotta da frammenti di vetro immaginari calpestati da piedi nudi inconsapevoli…sottoforma di campanelli d’allarme che con la giusta collocazione trovano il proprio naturale processo di ambientazione all’interno del racconto.

Lo sviluppo della protagonista assume una forza maggiore e porta il proprio “handicap” ad un livello successivo di paranoia indotta.

Il pericolo ,inizialmente solo percepito, muta e si palesa dietro ogni spigolo rumoroso,aumentando il ritmo del film.

Il finale quasi Hitchcockcchiano chiude ogni scatola del terrore con un sigillo amaro,quasi sociale e/o (purtroppo) di routine quotidiana (basta aprire un comune giornale di cronaca), tramite quello spettro di instabilità mentale celata dentro l’apparente tranquillità mondana dentro le proprie mura di casa.

Insomma,vari aspetti che sommati insieme non formano un etichettatura di semplicistica funzione: Un Film che Narra Una Storia…che al suo Interno Tesse una Trama di Un Altra Storia che conclude su una Storia.

Il reparto tecnico è una costante scalata di alti livelli SU alti livelli e si circonda di una squadra capace nel suo preciso reparto. Ogni movimento di macchina ha una dinamica profonda,così come profonda è l’intensità della fotografia e delle luci : pronte a ricalcare ed enfatizzare ogni cambio di temperatura interna all’emotività della scena in corso di narrazione.

Un Film per gli amanti delle atmosfere quasi gotiche e per gli estimatori delle storie che si prendono i propri giusti tempi. Uno sguardo Retrò quasi nostalgico,ma romantico nella sua trasposizione ad un contesto attuale e contemporaneo.

Trailer :

Da sottolineare che l’edizione DVD (ecco il collegamento per l’acquisto, LINK) gode anche di una tiratura limitata con al proprio interno un Fumetto disegnato dal grande Maestro Frank Verola.

Starring :

Roberta Gemma

Arian Lavanael

Giovanna Nocetti

ScreenPlay:

Andrea Cavaletto

Music:

Salvatore Sangiovanni

Susan Dibona

Giovanna Nocetti

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