LASCIATEVI TERRHORRORIZZARE

Aggiornamento sul documentario “Pennywise : The Story of IT”

Articolo a cura di  |  Chiara Ferrazza

Finanziato dai fan all’inizio di quest’anno, l’imminente documentario “Pennywise: The Story of IT” non potrebbe arrivare in un periodo migliore. Col riadattamento di Muschietti del famoso racconto che sta battendo ogni record di incassi al botteghino, quale momento sarebbe più favorevole per rivisitare la miniserie del 1990?

Il documentario della Dead Mouse Productions Ltd e Cult Screenings UK Ltd. è stato diretto da Chris Griffiths. E’ una retrospettiva completamente indipendente dell’impatto culturale di “IT” negli ultimi 28 anni che “racconterà una storia ascoltata da pochi e mostrerà un bel po’di materiale mai visto prima”.

Dall’esplorazione del fenomeno storico-culturale della coulrophobia (paura dei clown) alla magica interpretazione di Pennywise da parte di Tim Curry all’impatto che Vancouver (conosciuta anche come North Hollywood) ha avuto sulla miniserie per la tv, il documentario scaverà molto a fondo sul fenomeno di Pennywise come nessun altro.
 

Abbiamo parlato con l’autore/co-produttore John Campiopiano e il co-produttore Gary Smart questa settimana per avere degli aggiornamenti.
 

“Dopo 3 settimane di riprese in LA e Vancouver, ora stiamo preparando una serie di interviste con alcuni personaggi chiave del cast e della troupe. Le stiamo facendo trascrivere così io e John possiamo produrre la struttura narrativa del documentario. Poi la bozza arriverà al nostro editore, Nick Helmsley che dovrebbe essere pronta da farci firmare per Dicembre. Speriamo di rilasciarlo in aprile”, ci ha detto Smart.
 

Il team non ha lasciato niente di intentato per quanto riguarda le interviste, parlando con tutte le persone coinvolte nella miniserie del 1990, incluse le star Richard Thomas, Seth Green e Emily Perkins, il regista Tommy Lee Wallace e il capo degli effetti speciali Bart J.Mixon.
 

E si, anche Tim Curry ci ha rilasciato una rara intervista.
 

“Sono stato molto fortunato ad incontrarlo prima della nostra intervista di gruppo a Luglio. Quell’esperienza, unita alla nostra conversazione telefonica iniziale non mi aveva minimamente preparato al momento di incontrarlo a casa sua, “ricorda Campopiano. “Lui e il suo staff ci hanno offerto biscotti, caffè, acqua e ci hanno fatto sentire i benvenuti. Ricordo molto bene che mi dicevo di stare seduto e assaporare il momento il più possibile. Essendo avvenuto tutto molto in fretta era facile dimenticare che quello che stavamo facendo era un’opportunità che ti capita una volta nella vita. Trovare questi momenti per respirare, fare un passo indietro e apprezzare ciò che stava succedendo, è stato importante x me. E’un esperienza che conserverò per sempre.”

Una delle cose più fantastiche che vedremo nel documentario sarà un tour nella città fittizia di Derry, che nella realtà si trova a Vancouver.
 

“Per me, visitare i luoghi delle riprese è sempre un’esperienza potente “, spiega Campopiano. “Do’molto significato al potere dei posti dove vengono girati i film, perciò per me visitarli significa avere una connessione più profonda col film.  Per questo è stato fantastico essere a Vancouver, in alcuni punti è cambiato poco quindi mi è sembrato di essere nella città di Derry. Dal punto di vista del documentario, sarà una bella sorpresa per i fans vedere i posti dove è stata girata la serie. Molte persone non avranno mai la possibilità di visitare Vancouver, perciò porteremo Vancouver da loro.
 

Il documentario avrà anche tonnellate di foto e video girati sul set e mai visti prima.
 

“Siamo stati fortunati a lavorare con la leggenda del makeup di SFX , Bart Mixon,  e a stabilire un bel rapporto con lui. Fin dal primo giorno Bart era nella squadra e ha dato a John oltre 3 ore di materiale inedito” , ci hanno detto Campopiano e Smart. Abbiamo anche accumulato oltre 700 foto di Bart insieme col cast e con la troupe che vanno dalle prove del makeup su Tim Curry ai bambini che si divertono sul set. Sono una vera e propria cronaca delle riprese di “IT”.
 

Hanno anche aggiunto che tutte queste foto, comprese quelle non incluse nel documentario, faranno parte di un libro che abbiamo intenzione di rilasciare a Natale 2018.

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