Let It Snow : Discesa Verso la Disperazione [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Alessandro Pesce

“Separata dal suo ragazzo, dopo essersi perduta tra le montagne in seguito a un fuoripista, la snowborder Mia deve sopravvivere non solo alla natura, ma anche a un uomo mascherato in motoslitta che la insegue armato di una grossa scure.”

Quella che sarebbe dovuta essere una felice vacanza in mezzo al bianco della neve, si rivelerà il più assurdo degli incubi per la giovane coppia protagonista di questa curiosa avventura targata Midnight Factory. Interpretato dalla bellissima Ivanna Sakhno e Alex Hafner il film si muove sotto ritmi frenetici e che non lasciano respiro al pubblico, gelando il sangue sotto inseguimenti asfissianti e colmi di ansia. Let It Snow sembra il più classico dei Survivor Movie in cui l’uomo cerca di sfidare la Natura, trovandosi a fronteggiare la sua grandezza dentro un labirinto di situazioni estreme; invece ci si imbatte in un qualcosa che si aggiunge alla già difficile gestione del panico sotto una crudele caccia alla preda, intervallando un cammino lento e faticoso sotto l’isolata distesa di bianco ad attacchi improvvisi di un Killer intento a macchiare la precipitazione nevosa con il sangue del suo obbiettivo. Stanislav Kapralov , regista di questa pellicola, si affida alla completa gestione degli ampi spazi aperti sotto inquadrature che tolgono il fiato, sia per dimensioni, sia per capacità nel saper racchiudere quanta più pericolosità in istantanee chirurgiche e che rendono perfettamente l’idea di appartenenza al genere. Che la situazione risulterà essere tragica lo si percepisce dai primi minuti di girato, inserendo personaggi secondari capaci di destare più che un semplice sospetto, dando al racconto un senso Thrilling abile nel spostare l’attenzione del pubblico dalla parte opposta del reale pericolo, come il più classico trucco del prestigiatore. Let It Snow gioca con questo movimento praticamente dall’inizio alla fine, accomodando il pubblico dentro il lento e stanco percorso emotivo dell’isolata protagonista, mentre, dalla parte opposta, qualcosa si muove più o meno silenziosamente; dando l’illusione di un doppio rischio nascosto non nell’ombra, come accade nella maggior parte dei casi, ma nel nauseabondo candore de ghiaccio. La saggia scelta di non applicare una colonna sonora (musicale) al racconto rende estremamente “reale” ogni vicenda che corre a schermo; offrendo così la possibilità di immedesimarsi nel contesto creato sul Frame di riferimento. L’anello più forte del lavoro del regista Ucraino è proprio tutto il reparto gestionale delle inquadrature; sempre rivolte ad un favore propositivo alla trama stessa che, minutaggio dopo minutaggio offre una storia nella storia e dove tutto lo spirito di vendetta gioca il suo più particolare corso. Le battute finali corrono ad una velocità impressionante, rivelando ogni tassello e liberando, finalmente, tutta la drammaticità del racconto che, da parte sua, muta ulteriormente pelle mostrando la fragilità della nascita della violenza con un colpo di coda improvviso e inaspettato. Probabilmente questo ultimo aspetto può risultare amaro e poco costruito in chiave di concentrazione ma, come abbiam descritto poco fa, il ruolo dell’illusionista è quello di deviare l’attenzione dello sguardo creando, per sua stessa definizione, una distesa di magia dove tutto il previsto può ritardare la sua comparsata per poi comparire a sorpresa in un qualsiasi punto non meglio delineato.

Let It Snow è un buon prodotto che nasce in un modo, si sviluppa in un altro e termina in un altro ancora come la migliore delle Matrioska. Un Film dentro il film capace di ipnotizzare il pubblico.