Articolo a cura di | Alessandro Pesce
“Durante la cerimonia della prima comunione, una ragazzina viene assassinata. È solo l’inizio di una lunga sequela si omicidi che colpisce l’intera famiglia della bambina, mentre tutti gli indizi portano alla giovane sorella maggiore.”
Nel grandissimo filone, del sottogenere Slasher, troviamo opere dalla grandissima risonanza sul fattore commerciale. Lavori che hanno segnato generazioni e consacrato registi, grazie ad uno strano allineamento degli astri; rendendo Iconiche alcune delle figure più importanti del panorama Horror. Nel gran calderone di Film, alcuni, meno fortunati, sono passati misteriosamente nell’ombra. Uno di questi casi è il bellissimo Alice Sweet Alice; in Italia con il nome di “Comunione con delitti” del regista Alfred Sole. Un nome non avvolto sicuramente dalla popolarità, come altrettanto per la sua carriera; iniziata con il genere Erotico nei primi anni 70 e terminata solo dieci anni più tardi con una parodia (Pandemonium – 1982) di quello che a tutti gli effetti è risultato essere il suo più grande successo a livello di “Generi” : Lo Slasher. Alice Sweet Alice si colloca esattamente al centro della sua brevissima carriera, non ricevendo, purtroppo, tutto ciò che, con tutta sincerità, si sarebbe dovuto meritare. Le dinamiche della trama coprono interamente ciò che caratterizza il sotto genere, non avendo picchi di esagerazioni o di insulsi giri per condire la narrazione. Il film si preoccupa, concretamente, di accarezzare delicatamente il racconto; una storia cruda e che gioca tanto sul dualismo sentimentale disturbato del serial killer. Il confine di paragone con il Giallo all’Italiana è davvero sottile, creando mistero e non identificando l’assassino con tutte le “tecniche” e i trucchi utili alla circostanza. In uno Slasher che si rispetti, la maschera del “persecutore” è quasi fondamentale e il regista non si risparmia, creando un personaggio del tutto originale e con un effetto visivo davvero d’impatto : una maschera “simil giocattolo” da bambola di porcellana, Un impermeabile giallo citrino e l’immancabile coltello da cucina. Essere originali in questa categoria non è di certo affar semplice, ma in questo caso ci troviamo davanti ad un qualcosa di realmente nuovo, capace di bucare lo schermo e incutere una buona dose di disturbo visivo. I protagonisti si trovano perfettamente nella narrazione e vengono accompagnati da battute secche e ruvide, forte segno di trasgressione e anche quella sana dose di eccentricità dello stesso regista. Ogni filo di tessitura compone una trama articolata in modo esemplare e non sbava praticamente mai, neanche quando la costruzione lo richiede: Alice Sweet Alice è un concentrato di adrenalina, dove ogni omicidio viene attribuito ad un “qualcosa” di apparentemente puro, Ma, come il Thriller insegna, probabilmente niente è come sembra. I colpi di scena sono dietro l’angolo e proprio su questo si basa la credibilità del film; capace di Shockare il pubblico attraverso sistemi davvero brutali di assassinio, ma anche per un finale da far visionare alle classi di cinematografia Horror. Mentre, decenni dopo, lo Jumpscare si basa su di una costruzione sonora e di sbalzi della stessa; in questa precisa occasione troviamo ciò che riassume questo concetto di stato in un modo talmente ben diretto da far saltare dalla poltrona anche lo spettatore più navigato. L’improvvisa impennata, dalla seconda metà in poi, aumenta la tensione al massimo, definendo il puzzle e spiazzando totalmente ogni tipo di ragionamento apparentemente logico, fino a qualche istante prima. La colonna sonora, diretta dal mostruoso Stephen Lawrence, accompagna i terrificanti avvenimenti attraverso inquietanti suoni e armonie cimiteriali, scandite da candidi vocalizzi di una giovane ragazza; rendendo ancora più macabro il prodotto finale in tutta la sua maestosità.
Alice Sweet Alice – Comunione con Delitti, come già affermato, non ebbe un grande riscontro, alla sua distribuzione. Una grande opportunità mancata che, per fortuna, ebbe la sua dovuta consacrazione e/o rivincita nel 2017, quando venne classificato come il QUARTO miglior film Slasher di tutti i tempi dalla rivista Complex.
Titolo originale: Communion. Alice Sweet Alice
Regia:Alfred Sole
Interpreti:Brooke Shields, Linda Miller, Paula Sheppard, Tom Signorelli, Lillian Roth, Mildred Clinton
Paese: Stati Uniti
Anno: 1977
STAB HORROR ITALY