Articolo a cura di | Alessandro Pesce
Cura il mio cuore intreccia il folklore sardo con l’oscurità dell’animo umano. Racconta la discesa nella follia di un ragazzo, abbandonato dal padre e cresciuto da una madre severa ed enigmatica. Attraverso di lei, scopre l’antica arte della magia tradizionale. Da adulto, cerca di colmare il suo vuoto interiore attraverso la fede. Una donna diventa il centro della sua ossessione, un simbolo del destino e della sua possibile redenzione, conducendo a un crescendo agghiacciante di tensione e sangue.
Sotto la radice dell’oscurità più remota, emerge un suono dove, fantasia e ossessione, esplodono all’interno di un tuono che profuma di drammi e valorizzazione di un territorio mai esplorato abbastanza. Virginia Carrara, regista classe 1998, racconta una piccola porzione del Folklore della Sardegna in uno Short Movie (di prossima uscita) capace di offrire una finestra all’orizzonte del Thriller non fossilizzando lo stereotipato “cliché” regionale come unica fonte di racconto primario. Cura il Mio Cuore racconta, a modo proprio, il passato e il futuro del tormento sotto l’accento della contemporaneità non dimenticando la Tradizione e la forza dell’isola; portando l’Opera verso una sorta di “svecchiamento” generazionale che fa ben sperare e che accompagna il pubblico in un labirinto emotivo paralizzante che dovrebbe far riflettere, per pratica e intenzioni. La glaciale aria di rinnovamento è pronta a seguire la corrente dentro l’inquietudine della follia.
Ecco il Trailer :