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L’uomo Delle Castagne: il Thriller Danese che incanta Netflix [RECENSIONE]

Articolo a cura di | Serie TV Concept

La piattaforma Netflix ritorna a proporre storie avvincenti e piene di suspense provenienti da realtà diverse da quella statunitense o spagnola. È il caso della serie in sei episodi L’uomo delle castagne. Tratto dal romanzo di Soren Sveistrup, che cura anche la regia della trasposizione televisiva, questa serie danese ha già conquistato la top ten dei contenuti più visti. Scopriamo perché

Trama

Copenaghen: Il cadavere di una donna orrendamente mutilato viene ritrovato in un parco. Unico indizio lasciato dal killer, un omino di castagne tipico del folklore danese. Sull’ accaduto indagano l’agente Naia Thulin della Squadra Omicidi di Copenaghen ed Hess, agente dell’Interpol. Purtroppo seguono omicidi avvenuti con la stessa modalità, che fanno pensare ad un serial killer. Emergono inoltre strani collegamenti con la scomparsa di Kristine, la figlia di Rosa Hartung , il Ministro per gli Affari Sociali. La donna sembra essere la chiave per la risoluzione del caso.

Passato e presente si intrecciano

Sveistrup aveva già fatto esperienza di sceneggiatura per serie televisive come The Killing. In questo caso costruisce un intreccio narrativo dove passato e presente si intrecciano in una vicenda complessa, nella quale lo spettatore deve prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio per risolvere il puzzle. Vi sono quindi molti colpi di scena dove niente è come sembra, fino all’ epilogo che non delude le aspettative. Rimangono però dei vuoti narrativi irrisolti che incuriosiscono lo spettatore

La psicologia dei personaggi

Particolare attenzione merita lo sviluppo della psicologia dei personaggi. Ognuno di loro, dai protagonisti fino a quelli secondari, nasconde segreti inconfessabili che li rendono ambigui ai nostri occhi. Il detective Thulin ha un passato doloroso del quale non parla facilmente, ed una figlia che la sente sempre molto distante a causa del suo lavoro. Il suo collega Hess ritrova nel caso da risolvere la spinta per ritornare in azione dopo la morte della moglie e della figlia in un incendio. Molto interesse genera il personaggio di Rosa Hartung, donna di sani principi agli occhi dell’opinione pubblica, ma restia a parlare di momenti della sua infanzia che potrebbero risolvere il caso. Un caso particolare è rappresentato dal villain della storia che alla fine dei conti appare mosso dalla grande sofferenza patita nell’infanzia.

L’importanza dell’ambientazione

Anche l’ambientazione contribuisce a creare un’atmosfera piena di oscurità e freddezza sia negli esterni come il bosco nel quale vengono effettuati i rilievi durante le indagini, che negli interni come le case delle vittime, gli uffici della polizia e soprattutto il casolare di campagna dove si svolge la scena iniziale, che assume una rilevanza cruciale nella creazione dell’empatia e della suspense con lo spettatore. Non meno importante è l’uso di toni cupi e sfuocati nella fotografia, dato che molto si svolge nel cuore della notte o in giornate grigie e piovose.

Un thriller che fa riflettere

Un thriller che, oltre ad essere ben costruito dal punto di vista narrativo e formale, arriva anche a stimolare un’importante riflessione su quanto sia ancora diffuso il fenomeno degli abusi sui minori nei paesi scandinavi. Ricordiamo un altro grande successo come Uomini che odiano le donne che ha portato a riflettere sul fenomeno della violenza sulle donne riproponendo lo schema narrativo in cui passato e presente si intrecciano nel caso della scomparsa di Harriette Wegner.

Tutti questi elementi fanno dell’ Uomo delle castagne un serial da non perdere per gli appassionati del genere e del noir nordico. Si spera possa esserci presto una seconda stagione

Si Ringrazia La Nostra Affiliata SERIE TV CONCEPT per la Recensione

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